Pianeta o stella? Semplicemente una giovanissima protostella che imita il processo di formazione planetaria. Questo particolare fenomeno è stato scoperto da un gruppo di astronomi guidati dall’Università di Leeds, i quali hanno catturato una delle viste più dettagliate ottenute finora di una protostella rilevando anche la sua bizzarra compagna.
L’oggetto principale di questa coppia è Mm 1a, una giovane ma massiccia stella (40 volte il nostro Sole) circondata da un disco di gas e polvere. Mm 1a era l’obbiettivo iniziale della ricerca. Durante le loro osservazioni, gli scienziati hanno avvistato Mm 1b, un oggetto molto debole in via di formazione poco oltre il disco di Mm 1a. Il team ritiene che questo sia uno dei primi esempi di disco “frammentato” rilevato attorno a una massiccia protostella.
«La stella e il disco che abbiamo osservato», spiega il primo autore dello studio, John Ilee, ricercatore alla Scuola di fisica e astronomia della Leeds, «sono così enormi che, piuttosto che assistere a un pianeta che si forma nel disco, stiamo vedendo nascere un’altra stella».
Dai dati raccolti gli esperti hanno dedotto che la seconda e più debole stella ha metà della massa del nostro Sole. Dettaglio che ha dato origine a un interrogativo, perché normalmente «le stelle binarie hanno masse simili e si formano come se fossero sorelle. Trovare un sistema binario giovane con un rapporto di massa di 80:1 è molto insolito», osserva il ricercatore, «e suggerisce un processo di formazione completamente diverso per i due oggetti».
Da quanto rilevato con le 66 potenti antenne di Alma (Eso) in Cile, il processo di formazione di stelle come Mm 1b accade – di norma – nelle regioni esterne di dischi freddi e massicci, gravitazionalmente instabili, e quindi non in grado “proteggersi” contro l’attrazione della propria gravità, collassando in uno o più frammenti.
Per saperne di più:
- Leggi su Astrophysical Journal Letters l’articolo “G11.92–0.61 MM 1: A Fragmented Keplerian Disk Surrounding a Proto-O Star” di J. D. Ilee et al.