Domenica 27 gennaio 2019 l’Inaf – Osservatorio astrofisico di Arcetri celebra per il terzo anno consecutivo il Giorno della Memoria con un’iniziativa di tipo storico-scientifico-musicale dal titolo “Astri perseguitati: astronomi e musicisti sotto le leggi razziali”.
Il programma è incentrato sulla figura dell’astronomo di origine ebraica Guido Horn d’Arturo, che è stata recentemente ricordata anche in occasione della mostra e del convegno dell’Inaf tenutosi a Catania nello scorso novembre e dell’intitolazione all’astronomo bolognese del telescopio Cherenkov Astri a Serra La Nave. Guido Horn d’Arturo – direttore dell’Osservatorio Astronomico dell’Università di Bologna dal 1921 al 1954, con una drammatica interruzione per le leggi razziali ‒ ebbe, nel 1932, l’idea originale di costruire lo specchio del telescopio montando insieme tanti piccoli specchi o “tasselli”, anziché lavorando un singolo blocco di vetro.
Nella serata del 27 gennaio Fabrizio Bonoli (Università di Bologna) delineerà il profilo biografico e scientifico di Horn sottolinenando l’aspetto pionieristico dei suoi studi e illustrando gli sviluppi di tipo tecnologico delle sue intuizioni, in particolare dello “specchio a tasselli”.
Seguirà un concerto di Marco Padovani, ricercatore Inaf a contratto e pianista diplomato al Conservatorio Boccherini di Lucca, che per l’occasione eseguirà brani musicali di compositori perseguitati dalle leggi razziali, che colpirono indiscriminatamente tutti gli ambiti della cultura, della ricerca e delle arti. Analogamente a quanto accaduto agli astronomi, di cui il convegno di studi organizzato nel 2015 a Bologna ha fornito un quadro preciso e documentato, anche ai compositori ebrei fu proibito di pubblicare le proprie opere, quelle esistenti furono eliminate dai cataloghi delle case editrici e alle biblioteche fu ordinato di distruggere le opere presenti nel patrimonio istituzionale. Musicisti ebrei furono epurati dalle orchestre, così come gli insegnanti dei conservatori e gli studenti.
In questo concerto saranno eseguite musiche di compositori, soprattutto italiani, che subirono le terribili conseguenze dell’antisemitismo: Leone Sinigaglia, che morì d’infarto quando i fascisti scoprirono il suo nascondiglio in un ospedale torinese; Renzo Massarani, costretto a emigrare in Brasile a causa dei provvedimenti antisemiti; Vittorio Rieti, Mario Castelnuovo Tedesco ed Ernest Bloch, costretti a emigrare negli Stati Uniti. La stessa sorte dovette subire anche Maja Einstein, che nel 1939 fu costretta a scappare da Firenze per raggiungere il fratello a Princeton, lasciando anche il pianoforte che aveva ricevuto in dono da Albert. Il Giorno della Memoria verrà celebrato ad Arcetri intorno a questo simbolico strumento musicale che, grazie alla benevolenza e disponibilità della famiglia Staude, trova ora spazio all’interno della biblioteca.
L’Osservatorio di Arcetri ricorda in questa occasione anche il collega e amico Francesco Palla nel terzo anniversario della sua morte, con la speranza che avrebbe gradito questo connubio di storia, astronomia e musica.
Ingresso gratuito su prenotazione. Per prenotare scrivere a richiesta_visita@arcetri.astro.it o telefonare al numero 055.2752280 (lun-ven dalle 10 alle 12). Qui la locandina dell’evento.