La foto mozzafiato che vedete qui a fianco, ottenuta a partire dalle immagini catturate dalla sonda Juno della Nasa durante il suo diciassettesimo flyby, ritrae Giove come non l’avete mai visto. Una sorprendente vista a colori che mostra le nitide nubi gioviane disposte in fasce orizzontali alternate. Le nubi si muovono in senso opposto l’una all’altra, creando ipnotici e turbolenti vortici che appaiono come grandi chiazze di forma ovale, la più grande delle quali, conosciuta come la Grande Macchia Rossa, è ben visibile in alto a destra.
La spettacolare immagine è stata creata dal citizen scientist Kevin M. Gill, un ingegnere che fa parte di un gruppo di volontari. Gill l’ha ottenuta processando tre immagini grezze scattate il 12 febbraio 2019 dalla outreach camera JunoCam a bordo della sonda, mentre questa si trovava tra i 26.900 chilometri e i 95.400 chilometri sopra le cime delle nuvole di Giove. Il risultato è questa strabiliante visualizzazione a colori migliorata, che immortala Giove dandole le sembianze di una coloratissima bilia. A ottenerla, dicevamo, un volontario. Sì, perché se l’obiettivo primario della sonda Juno è quello di studiare l’atmosfera esterna e la magnetosfera di Giove (la sonda è in orbita attorno a Giove dal luglio del 2016 e di recente la missione è stata estesa fino al 2022), la presenza della JunoCam – la outreach camera, appunto – offre anche la possibilità di consentire a tutti gli appassionati di partecipare attivamente alla ricerca scientifica. Le immagini non processate – quindi grezze, catturate dalla camera e rese subito disponibili online, in maniera del tutto gratuita, alla community di JunoCam – possono essere scaricate ed elaborate da chiunque voglia essere, almeno una volta nella vita, un citizen scientist: un cittadino scienziato.