Seconda edizione per il Festival dell’astronomia Galassica: quest’anno ospitato nella splendida cornice di Recanati dal 25 al 27 aprile. La città che ha dato i natali a Giacomo Leopardi celebra i 200 anni de “L’infinito” ospitando incontri, dibattiti con gli scienziati, serate al telescopio, mostre e laboratori.
Gli “interminati spazi” oltre la siepe cantati da Leopardi sono dunque quelli dell’universo di stelle e galassie lontane. L’astronomia è protagonista di questo giovane festival organizzato dall’associazione marchigiana Nemesis Planetarium, un gruppo di professionisti del settore che da anni si occupa di divulgazione scientifica e organizzazione di eventi a tema.
«Come associazione, per lo più composta da astronomi, da diversi anni ci muoviamo su tutto il territorio marchigiano con l’obiettivo di divulgare e promuovere la cultura della scienza e dell’astronomia che è la nostra passione», spiega Molisella Lattanzi, direttore del festival e presidente dell’Associazione Nemesis Planetarium.
«In Europa, ma anche a livello mondiale, c’è un certo fervore a sostenere la didattica nelle materie scientifiche, in uno sforzo protratto a sostenere gli imminenti sviluppi tecnologici in ambito spaziale. Il festival Galassica vuole essere un utile, anche se modesto, contributo a questa tendenza e un’occasione per mettere in contatto operosi e importanti ricercatori provenienti da diverse realtà istituzionali, sparsi in Italia ma anche in Europa, e il pubblico marchigiano in un momento di conviviale arricchimento», prosegue Lattanzi.
Il festival si articola in vari eventi nel centro storico della città, dove la sede principale sarà la nuovissima Mediateca, situata sopra la biblioteca, curatissima sotto il profilo del design e della tecnologia. Nei diversi spazi, oltre alla segreteria organizzativa e alla distribuzione del materiale informativo, sono allestiti laboratori per ragazze e ragazzi dai 6 ai 13 anni, tutti a cura di docenti e ricercatori dell’Università di Camerino. Nel pomeriggio, a partire dalle 16, i laboratori delle ragazze marchigiane Nane Brune e i giovani ricercatori di Chi ha paura del buio.
La sera, a partire dalle 18 momenti di approfondimento con i grandi nomi della ricerca, provenienti dal nostro Istituto nazionale di astrofisica, Università di Camerino e Infn. Si apre il 25 aprile al Teatro Persiani con il primo astronauta italiano Franco Malerba e il professor Gaspare Polizzi del Centro nazionale di studi leopardiani. Il 26 nell’aula magna del Comune c’è Patrizia Caraveo dell’Inaf, appena uscita in libreria con Conquistati dalla Luna, per i tipi di Raffaello Cortina. Un viaggio scientifico e poetico sul satellite più amato a 50 anni dall’allunaggio dell’Apollo 11, adesso sulla Luna la scienza vuole tornare per stabilire una colonia permanente. Si chiude il 27 al liceo Leopardi con Stefano Sandrelli, responsabile nazionale didattica e divulgazione Inaf.
Per Francesca Faedi, direttore scientifico del festival «Galassica è fondamentale per parlare di scienza e spazio in una regione la cui vocazione è tendenzialmente imprenditoriale. Nelle Marche purtroppo non possiamo vantare una sede Inaf. Come direttrice scientifica ho l’onore di partecipare e contribuire alla riuscita di questa iniziativa che mette a confronto l’infinito e il cosmo con il comune denominatore dell’uomo e della sua curiosità».
Nella sala degli Stemmi del palazzo comunale, aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle 22 la mostra Da zero a infinito, realizzata dalla Struttura per la comunicazione Inaf e ora completamente ridisegnata con un allestimento nuovo e pensato per essere riproposto in altri contesti – il primo dei quali è il festival dell’Infinito di Recanati. Inaugurazione il 25 aprile con la curatrice Anna Wolter nella vicina sala del consiglio comunale.
Equazioni, formule e incognite di una rappresentazione simbolica del cosmo: una raccolta di scatti dell’universo conosciuto e la matematica che ne descrive la straordinaria bellezza. Immagini accompagnate dal commento video di matematici e fisici che hanno partecipato al progetto: la medaglia Fields 2018 Alessio Figalli, Stefano Camera e Susanna Terracini dell’Università di Torino, Matteo Viel della Sissa di Trieste, Luigi Guzzo e Piero Benvenuti delle Università di Milano e Padova, oltre agli scienziati Inaf Paola Battaglia, Alessandro Bemporad, Stefano Borgani, Massimo Della Valle, Gabriele Ghisellini, Paolo Molaro, Isabella Pagano e Anna Wolter.