IL NUMERO DI MEMBRI SALE COSÌ A QUOTA TREDICI

Ska: la Max Planck Society si unisce al progetto

Già coinvolto nella costruzione delle antenne a parabola, l’istituto di ricerca tedesco entra a far parte dell'Organizzazione Ska, che si trova ora ad affrontare la fase di transizione verso il passaggio da ente non-profit a ente intergovernativo

     08/05/2019

La costruzione di una delle antenne a disco che formeranno il braccio sudafricano dello Square Kilometre Array. La Max Planck Society ha finanziato il prototipo Ska-Mpi, attualmente in costruzione in Sudafrica, con componenti cinesi, italiani e tedeschi. Crediti: Sarao

Mentre per il governo tedesco il futuro in Ska è ancora incerto dopo la decisione presa nel 2014, la Max Planck Society tedesca è diventata il tredicesimo membro dell’Organizzazione Ska, dopo un voto unanime del Consiglio di amministrazione. L’istituto di ricerca in Germania si unisce così alla fase che sovrintende la fase di progettazione di quello che sarà il telescopio più grande del mondo, fino al completamento del processo di transizione per la formalizzazione dell’Osservatorio Ska.

«Sono lieta di dare il benvenuto alla Max Planck Society nell’Organizzazione Ska come nostro tredicesimo membro. Un meritato riconoscimento dei significativi contributi che la Germania ha apportato al progetto Ska nel corso degli anni, e in particolare in questa cruciale fase di pre-costruzione», ha detto la presidente del Consiglio di amministrazione Catherine Cesarsky.

Le istituzioni di ricerca e le aziende in Germania sono state una parte intrinseca dei progetti relativi a Ska sin dai suoi primi giorni. In particolare, la Max Planck Society fornisce strumentazione sotto forma di rivelatori, sistemi di acquisizione dati e analisi per il telescopio precursore di Ska MeerKat in Sudafrica.

«Sono estremamente contento di vedere i nostri colleghi tedeschi consolidare il loro coinvolgimento di lunga data nelle attività legate a Ska, sia a livello scientifico che industriale», ha aggiunto Philip Diamond, direttore generale di Ska. «La grande ricchezza della Germania nella radioastronomia, sia in campo scientifico che ingegneristico, continuerà ad essere inestimabile man mano che ci avvicineremo alla costruzione e all’operatività di Ska».

La Max Planck Society è un’organizzazione non-profit che comprende 84 istituti e strutture di ricerca. In collaborazione con altre istituzioni e industrie tedesche, è stata coinvolta nella progettazione delle antenne Ska. Tra gli altri, il Max Planck Institute for Radio Astronomy (Mpifr) gioca un ruolo chiave nel consorzio Dish di Ska (di cui fa parte anche l’Italia).

Insieme ai partner industriali in Germania, come gli specialisti della Mt Mechatronics (Mtm), e altri partner internazionali, il consorzio Dish è responsabile della progettazione dello Ska-Mid, che sarà schierato in Sudafrica. Il consorzio Dish ha già consegnato due prototipi di parabole Ska: Ska-P, che è attualmente in fase di test in Cina, e Ska-Mpi, finanziato dalla Max Planck Society, che è in costruzione nella regione desertica del Karoo in Sudafrica.

«Ska è una grande opportunità per astronomi, ingegneri, fisici e scienziati. Oltre a diventare una sorprendente fonte di scoperte scientifiche, Ska supera i limiti di ciò che è tecnicamente possibile, specialmente nella gestione e nell’analisi di enormi quantità di dati. La Max Planck Society è al centro di tutti questi eccitanti sviluppi scientifici e tecnologici e siamo lieti di poter contribuire», afferma Michael Kramer, direttore del Mpifr.

Corrado Trigilio dell’Inaf di Catania, task leader nel consorzio Dish nonché responsabile del gruppo che gestisce il sistema Local Monitor and Control, commenta la notizia: «Anche se formalmente la Germania è uscita alcuni anni fa dall’Organizzazione Ska, in realtà i nostri colleghi tedeschi ci sono stati sempre vicini, sia nello sviluppo tecnologico per la fase di precostruzione di Ska, che nella definizione degli obiettivi scientifici. Hanno giocato un ruolo importante all’interno del consorzio Dish, a cui l’Inaf partecipa per lo sviluppo del sistema di controllo delle antenne paraboliche. Siamo veramente contenti di questo ingresso, perché corona la loro attività in vista della costruzione vera e propria di Ska».

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