A una settimana dalla recensione uscita su queste pagine del nuovo libro dell’astrofisica Patrizia Caraveo, quest’oggi andiamo a presentare un’altra opera dedicata al nostro affascinante satellite: Stregati dalla Luna, un saggio di carattere scientifico divulgativo edito da Carocci, nel quale gli storici Maria Giulia Andretta e Marco Ciardi raccontano sapientemente, e in modo estremamente avvincente, il sogno del volo spaziale, da Jules Verne all’Apollo 11. Lo fanno mettendo in risalto lo spirito d’avventura che ha caratterizzato quegli incredibili anni e mostrando quanto scienza, tecnica e immaginazione siano state – e lo sono tutt’ora – strettamente legate tra loro. E come il talento e le competenze di quegli scienziati, che hanno permesso agli astronauti di passeggiare sul nostro satellite 50 anni fa, debbano molto all’inventiva e alla determinazione di coloro che, molto tempo prima, hanno portato gli uomini sulla Luna con la fantasia.
Dopo una prefazione di Piero Angela, il libro ripercorre gli anni della nascita della fantascienza quale genere letterario, che con le opere di Jules Verne conosce un vero e proprio boom editoriale. Due sono i suoi più noti romanzi dedicati alla Luna: Dalla Terra alla Luna e Intorno alla Luna, nei quali sorprendentemente azzecca diverse previsioni, dal sito di partenza – a un centinaio di chilometri da Cape Canaveral – al mese in cui gli uomini sono stati portati per la prima volta in orbita intorno alla Luna (dicembre 1968, con la missione Apollo 8), fino all’ammaraggio nell’Oceano Pacifico. Verne, con le sue opere dedicate alla Luna, ha presentato al mondo della scienza una prima panoramica dei problemi “tecnici” da superare, ed è proprio dalle sue opere che molti dei protagonisti dell’era spaziale, padri dell’astronautica, hanno trovato l’ispirazione per i loro studi e le loro ricerche, che hanno permesso di raggiungere il sogno della conquista dello spazio.
Dopo un excursus sulla letteratura a tema – dai romanzi, ai saggi e alla fantascienza a fumetti, passando anche per il cinema – il libro racconta, in maniera avvincente come un romanzo d’avventura, la storia degli artefici della missilistica, da Konstantin Ciolkovskij (autore del primo articolo scientifico sulla realizzazione di apparecchi dotati di motori a reazione in grado di compiere un volo spaziale) a Robert Goddard (ispirato da Verne e Wells), Hermann Oberth (insieme a Goddards, padre della moderna missilistica) e Wernher Von Braun (una delle figure principali nello sviluppo della missilistica nella Germania nazista prima e negli Stati Uniti poi, dove è ritenuto il capostipite del programma spaziale americano), i quali usarono la fantascienza con lo scopo di diffondere le loro idee.
Ma questi personaggi non sono i soli a occupare un posto di rilievo nel libro: alle loro avventurose vite si intreccia ad esempio quella di Willy Ley, uno degli amici più cari di Arthur C. Clarke, i cui scritti contengono tutti gli elementi della futura divulgazione scientifica sull’importanza dei viaggi nello spazio, compresa la realizzazione di una stazione spaziale. Con questi e altri personaggi di rilievo, il libro ripercorre magnificamente e in modo originale il “dietro le quinte” del programma Apollo e della corsa allo spazio degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica, i successi e i drammi che hanno portato l’uomo nello spazio e, infine, a camminare sulla Luna.
Per millenni gli uomini sono stati stregati dal fascino della Luna e hanno immaginato un’infinità di modi per raggiungerla. Questo libro racconta la straordinaria storia della sua conquista, tra scienza e tecnica, fantasia e creatività, culminata nel grande balzo di Neil Armstrong, a nome di tutta l’umanità.
È un libro che celebra in maniera egregia l’anniversario dello sbarco sulla Luna, onorando i protagonisti della storia e il loro operato, con grande rigore scientifico, estremamente interessante e avvincente anche per chi non ha avuto la possibilità di assistere direttamente a questa grande avventura.