Mascara-2b/Kelt-20b è un gioviano ultra caldo. Appartiene ad un nuovo gruppo di esopianeti che può raggiungere temperature superficiali di oltre 2000° K. Il motivo della temperatura così alta è la vicinanza della sua orbita alla stella ospite, che fa sì che il pianeta riceva un grande flusso di radiazioni negli strati superiori della sua atmosfera.
Il team, guidato dalla ricercatrice Núria Casasayas, che aveva già effettuato misurazioni dell’atmosfera del pianeta nel 2018, lo ha osservato durante quattro transiti, ossia durante quattro passaggi del pianeta davanti al disco della sua stella, lungo la nostra linea di vista. Per queste osservazioni è stato usato sia lo spettrografo Harps-N del Telescopio Nazionale Galileo, sull’isola di La Palma alle Canarie, sia lo spettrografo Carmenes al telescopio da 3.5 m dell’Osservatorio di Calar Alto (Almería), sempre in territorio spagnolo.
«I due strumenti osservano a lunghezze d’onda leggermente diverse, il che ci consente di campionare una gamma spettrale più ampia», spiega Casasayas. E aggiunge: «Con i dati di Harps-N siamo stati in grado di rilevare l’H-beta, il ferro e il magnesio singolarmente ionizzati, mentre la presenza di calcio ionizzato è stata rilevata solo utilizzando Carmenes. Sodio neutro e H-alfa sono stati rilevati con entrambi gli strumenti».
Lo studio delle atmosfere esoplanetarie è diventato una ricerca di frontiera negli ultimi anni. Gli strumenti che eseguono la spettroscopia ad alta risoluzione ci permettono non solo di scoprire la composizione dell’atmosfera dei pianeti al di fuori del Sistema solare, ma anche di misurare altri parametri importanti come le temperature degli strati in cui si trovano i loro costituenti e altri parametri della dinamica dell’atmosfera.
Per saperne di più:
- Leggi l’anteprima dell’articolo in via di pubblicazione su Astronomy & Astrophysics “Atmospheric characterization of the ultra-hot Jupiter MASCARA-2b/KELT-20b” di N. Casasayas-Barris, E. Palle, F. Yan, G. Chen, S. Kohl, M. Stangret, H. Parviainen, Ch. Helling, N. Watanabe, S. Czesla, A. Fukui, P. Montañes-Rodriguez, E. Nagel, N. Narita, L. Nortmann, G. Nowak, J.H.M.M. Schmit, M.R. Zapatero Osorio
Correzione del 17.06.2019: abbiamo modificato il titolo e il riassunto riportando che il pianeta in questione non è il più caldo, bensì uno dei più caldi ad oggi conosciuti.