Gli ingegneri del Jet Propulsion Laboratory della Nasa a Pasadena, in California (Usa), hanno installato la SuperCam Mast Unit sul rover della missione Mars 2020, prevista partire per il Pianeta rosso fra circa un anno. L’insieme di fotocamera, laser e spettrometri di cui è dotato lo strumento è in grado di identificare la composizione chimica e minerale di specifici punti della superficie marziana grandi quanto la punta di una matita da una distanza superiore a 6 metri.
SuperCam è una versione avanzata dello strumento ChemCam in funzione sul rover Curiosity, il fratello maggiore (per età) di Mars 2020, che sta scorrazzando nel cratere Gale da quasi sette anni. È stata sviluppata congiuntamente da istituzioni scientifiche di Stati Uniti, Francia e Spagna, ed è stato completamente integrato sul rover Mars 2020 lo scorso 25 giugno 2019, nella camera bianca High Bay 1 della Spacecraft Assembly Facility presso il Jpl.
«SuperCam ha fatto molta strada, partendo da un’idea coraggiosa e ambiziosa per diventare uno strumento reale», ha dichiarato Sylvestre Maurice, vice-responsabile scientifico della SuperCam presso l’Institut de Recherche en Astrophysique et Planétologie di Tolosa, in Francia, dove SuperCam è stata sviluppata. «Anche se ha ancora molta strada da percorrere per giungere su Marte, questa è stata una grande giornata, non solo per SuperCam ma per lo straordinario consorzio che l’ha messa insieme».
Gli scienziati di Mars 2020 useranno SuperCam per esaminare le rocce e il suolo marziani, cercando composti organici che potrebbero essere correlati alla vita passata su Marte.
Giusto un anno fa, Media Inaf ha potuto vedere da vicino la SuperCam, in costruzione presso i laboratori Irap a Tolosa, illustrata da Sylvestre Maurice: