Di tanto in tanto, al telescopio spaziale Hubble di Esa e Nasa capita di posare lo sguardo su un oggetto comune – una galassia a spirale, per esempio – ma da un punto di vista insolito e interessante. Una prospettiva fortemente inclinata, come quella mostrata in questa immagine ottenuta da Hubble, offre una vista simile a quella che noi spettatori avremmo allungando il collo per vedere cosa si nasconde, oltre la barriera che lo avvolge, nel centro galattico.
Nel caso di Ngc 3169, questa barriera è dovuta alla polvere cosmica presente fra i bracci a spirale della galassia. Una polvere densa costituita da un potpourri di particelle, tra cui ghiaccio d’acqua, idrocarburi, silicati e altro materiale solido. Le sue origini sono molteplici, dai resti della formazione di stelle e pianeti a molecole trasformate, nel corso di milioni di anni, dalle interazioni con la luce delle stelle.
Ngc 3169 si trova a circa 70 milioni di anni luce di distanza, in direzione della costellazione del Sestante. Fa parte del gruppo di galassie Leo I, che – come il gruppo locale che ospita la nostra galassia di origine, la Via Lattea – è a sua volta parte di un più grande raggruppamento galattico noto come superammasso della Vergine.