La nuova immagine di Giove, ripresa dal telescopio spaziale Hubble lo scorso 27 giugno 2019, permette di ammirare in dettaglio la Grande Macchia Rossa che caratterizza il pianeta gigante, nonché una tavolozza di colori più intensi – rispetto a quanto visto in anni precedenti – tra le nuvole che turbinano nell’atmosfera turbolenta di Giove. Proprio questi colori, assieme ai cambiamenti che mostrano nel tempo, forniscono importanti indizi sui processi in corso nell’atmosfera di Giove.
Le fasce colorate, che scorrono in direzioni opposte a varie latitudini, sono dovute a differenze di spessore e altezza delle nuvole di ghiaccio di ammoniaca che risultano in diverse pressioni atmosferiche. Le bande più chiare si trovano ad altezze superiori e hanno nuvole più spesse rispetto alle bande più scure.
Proprio la Grande Macchia Rossa, una tempesta larga quanto la Terra che ruota in senso antiorario, si trova tra due fasce di nuvole che si muovono in direzioni opposte. La fascia rossa sopra e a nord-est della macchia contiene nuvole che si muovono verso ovest e intorno al nord della tempesta gigante, mentre le nuvole bianche a sud-ovest della tempesta si stanno spostando verso est e attorno alla parte meridionale del vortice.
La struttura vermiforme situata sotto la Grande Macchia Rossa è un ciclone, un vortice attorno a un’area di bassa pressione, con venti che ruotano nella direzione opposta rispetto alla macchia. Le due formazioni ovali bianche sono invece anticicloni, ovvero versioni in piccolo della Grande Macchia Rossa.
Un altro dettaglio interessante è il colore della banda larga all’equatore, un arancione brillante probabilmente dovuto al fatto che le nuvole più profonde stanno iniziando a schiarirsi, enfatizzando le particelle rosse nella foschia sovrastante.
Tutte le bande di nuvole colorate di Giove visibili in questa immagine sono confinate a nord e a sud da correnti a getto che rimangono costanti, anche quando le bande cambiano colore. Le bande sono tenute separate da venti che possono raggiungere velocità fino a 645 chilometri all’ora.
La nuova immagine è stata ripresa in luce visibile dalla Wide Field Camera 3 di Hubble come parte del programma Opal, Outer Planets Atmospheres Legacy, che fornisce visualizzazioni globali annuali dei pianeti esterni del Sistema solare per cercare cambiamenti nelle loro tempeste, venti e nuvole. Al momento del ritratto, Giove si trovava a oltre 600 milioni di chilometri dalla Terra, vicino alla “opposizione”, ovvero quasi direttamente di fronte al Sole nel cielo.
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