Nell’universo attuale, gli ammassi di galassie possono contenere centinaia di membri, ma come si formino è una delle grandi domande dell’astronomia. Per comprendere la formazione degli ammassi, gli astronomi cercano loro possibili progenitori nell’universo antico. Questi progenitori vengono chiamati proto-ammassi e sono sistemi di una dozzina di galassie presenti nell’universo primordiale che evolvono in un ammasso.
«Un proto-ammasso», spiega Yuichi Harikane, del National Astronomical Observatory of Japan, primo autore di uno studio pubblicato oggi su The Astrophysical Journal, «è un sistema raro e speciale con una densità estremamente alta e non facile da trovare. Per superare questo problema, ci siamo affidati all’ampio campo di vista del telescopio Subaru per mappare una vasta area del cielo e andare alla ricerca di questi oggetti».
Nella mappa dell’universo realizzata dal telescopio Subaru, il team ha scoperto un possibile candidato – z66OD – nel quale le galassie sono 15 volte più concentrate del normale, per quell’epoca. Il team ha quindi condotto osservazioni spettroscopiche di follow-up usando il W.M. Keck Observatory e il Gemini North Telescope, i quali hanno confermato che 12 galassie esistevano già 13 miliardi di anni fa, rendendo questo gruppo di galassie il primo candidato di questo tipo di oggetti a oggi conosciuto.
È interessante notare che una delle 12 galassie in z66OD era un oggetto gigante, con un enorme corpo gassoso, noto come Himiko, trovato dal telescopio Subaru nel 2009. «È ragionevole trovare un proto-ammasso vicino a un oggetto enorme, come Himiko. Tuttavia, siamo sorpresi di constatare che Himiko non si trovava al centro del proto-ammasso bensì ai margini, a 500 milioni di anni luce dal centro», osserva Masami Ouchi, un membro del team dell’Osservatorio astronomico nazionale del Giappone e dell’Università di Tokyo che ha scoperto Himiko nel 2009. Ironia della sorte, si dice che anche la regina mitologica Himiko abbia vissuto in clausura dal suo popolo, poiché nubile. «Non si capisce ancora perché Himiko non si trovi al centro dell’ammasso», continua Ouchi.« Questi risultati saranno la chiave per comprendere il rapporto tra gli ammassi e le galassie massicce».
Per saperne di più:
- Leggi su The Astrophysical Journal l’articolo “SILVERRUSH. VIII. Spectroscopic Identifications of Early Large Scale Structures with Protoclusters Over 200 Mpc at z~6-7: Strong Associations of Dusty Star-Forming Galaxies” di Harikane, Yuichi et al.