Si apre il prossimo sabato, 5 ottobre, la 17esima edizione di BergamoScienza che, come ormai accade da anni, inaugura la stagione autunno-inverno dei festival della scienza, e lo fa da par suo con uno spettacolo dedicato a Leonardo. Un racconto, quello di Massimo Polidoro (Cicap, Comitato Italiano per il Controllo delle Pseudoscienze), che esce dagli stereotipi e riconosce a Leonardo, nel 500° anno dalla sua scomparsa, due delle sue più notevoli caratteristiche personali: fragilità e capacità di ribellione. E che ci mostra come il pensiero non possa essere incasellato o imprigionato da nessun vincolo.
Tra gli ospiti troviamo il matematico Piergiorgio Odifreddi o il filosofo della scienza Telmo Pievani, ma anche K. Barry Sharpless, premio Nobel per la chimica nel 2001. Sharpless, noto soprattutto per un metodo (la click chemistry) che sta rivoluzionando la nostra capacità di produrre nuove molecole in campo industriale e farmaceutico, sarà a Bergamo il 20 ottobre.
Ma la scienza sa essere anche molto pop: e allora, direttamente dalla Champions League, l’Atalanta ci propone La scienza nel calcio d’élite europeo, facendoci incontrare alcuni esperti di tecnologia applicata al calcio: Andrea Riboli, Atalanta B.C., Martin Buchheit, del Paris Saint-Germain F.C., e Jordan Reece dell’Arsenal F.C.
BergamoScienza è l’occasione per riprendere anche le celebrazioni dei 20 anni dalla fondazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). Proseguono infatti la loro tournée due spettacoli Inaf di successo, come Dancing Universe, in cui le ricercatrici Angela Bongiorno, Marcella Di Criscienzo e Silvia Piranomonte (tutte dell’Inaf di Roma) si alternano sul palco con un attore e due ballerine per raccontare l’Universo, unendo musica, danza, teatro e body painting.
Gli spettatori più piccoli, invece, potranno contare su Martina Tremenda nello Spazio, prodotto da Inaf e Zelda Teatro, messo in scena dalla compagnia Associazione Debora Mancini, che ormai è diventato un classico, dopo un anno di repliche su tutto il territorio nazionale.
Tutti i giorni sarà a disposizione il laboratorio A caccia di spettri (realizzato dall’Inaf di Bologna) nel quale usando un Cd o un Dvd e un cartoncino da ritagliare, si potrà scoprire il fenomeno della scomposizione della luce e come usarla per capire di che cosa sono fatte le sorgenti luminose.
Gli studenti più grandi, invece, grazie all’Associazione BergamoScienza, in collaborazione con l’Inaf di Milano, l’Isis Einaudi di Dalmine, i Licei Amaldi di Alzano Lombardo, Falcone, Lussana e Mascheroni di Bergamo, avranno la possibilità di conoscere dei veri e propri supereroi, che colpiscono il nostro pianeta e noi stessi senza che ce ne accorgiamo. Si chiamano raggi cosmici e si possono rivelare con un paio di accorgimenti e della buona strumentazione.
E se con il Planetario dell’Inaf di Bologna potete rivivere suoni e immagini della missione Apollo 11, dalla partenza del poderoso razzo Saturno V fino allo sbarco sulla Luna, a chi di Luna ne ha già avuto abbastanza, grazie all’Inaf di Padova vi proponiamo anche un’esperienza multisensoriale alla scoperta di Marte, per vivere in prima persona un percorso di vera e propria esplorazione, con smartphone e tablet.
Se poi siete esploratori ma vi interessa più riflettere che partire sul primo razzo disponibile per il Pianeta rosso, allora fa per voi l’incontro La terza cultura: Un’alleanza tra scienza e umanesimo organizzato da INAF di Torino, che riflette sulle possibilità legate al felice incontro tra le due discipline.
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