DAL 4 AL 10 OTTOBRE

Che settimana spaziale, ad Osimo

Prende il via oggi nella cittadina marchigiana la kermesse per celebrare la settimana mondiale dello Spazio. Sette giorni di iniziative e di incontri con alcuni dei maggiori protagonisti italiani del settore

     04/10/2019

Osimo per sette giorni sarà capitale italiana dello spazio. È proprio nella città marchigiana che si tiene una delle tappe più significative della “Settimana mondiale dello Spazio”, che apre i battenti oggi, 4 ottobre, per concludersi il 10.

Una serie di appuntamenti di rilievo nazionale la pongono infatti alla testa delle celebrazioni, grazie anche ad ospiti di assoluto prestigio che durante la manifestazione arricchiranno di contenuti, racconti ed esperienze la vita culturale della città.

Nell’anno in cui ricorre il 50° anniversario dello sbarco sulla luna, Osimo ospita accademici, astronauti, studiosi, astrofisici ad una serie di incontri di grande profilo scientifico restituendo così le Marche ad un ruolo di primo piano nella vetrina nazionale della scienza e della tecnica ed omaggiando corregionali che hanno scritto la storia di questo comparto.

All’evento che vede anche il patrocinio dell’Inaf, del Gssi, nonché di Asi ed Esa, per l’Istituto nazionale di astrofisica parteciperanno Roberto Della Ceca, responsabile della Unità scientifica centrale Gestione progetti spaziali dell’Inaf, la sera del 9 ottobre, e il presidente Nichi D’Amico, il 10, nella tavola rotonda “Diamo spazio al futuro”, moderata dal giornalista Rai Duilio Giammaria.

«È senz’altro una iniziativa ambiziosa quella che parte oggi a Osimo», dice a Media Inaf Della Ceca. «Una Kermesse che avvicina le Marche ai temi dello spazio e della ricerca astrofisica. Anche l’Inaf è presente in questa manifestazione, per raccontare le sue innumerevoli attività scientifiche in questo settore, svolte in sinergia con l’Agenzia spaziale italiana, Europea ma anche con quella statunitense – la Nasa – o quelle russe e giapponesi e che vedono il coinvolgimento di università, enti di ricerca e industrie su tutto il territorio italiano. Portare anche l’Inaf in modo strutturato nelle Marche può essere un eccellente volano di sviluppo, sia scientifico che tecnologico, per questa regione».

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