La strada per il cosmo? S’imbocca dalla Casilina. All’altezza di Valmontone, lungo l’autostrada Roma-Napoli. Tremila metri quadrati di Spazio – con la ‘esse’ maiuscola – all’interno di Magicland, il parco divertimenti più grande del centrosud. Si chiama Cosmo Academy, aprirà a primavera, ed è un’attrazione unica in Italia e in Europa. Un percorso di 45 minuti in otto tappe – Sistema solare, sonde, razzi, Iss, Marte, Luna, dalla Terra ai confini de cosmo e, infine, il Planetario – pensato per rendere l’esplorazione e lo studio dell’universo un’avventura divertente, senza perdere mai il rigore della scienza.
La nuova area sorgerà attorno al Planetario – il più grande d’Europa, con una cupola di 26 metri e 250 posti a sedere – e verrà realizzata con il patrocinio e la collaborazione dell’Agenzia spaziale europea, dell’Agenzia spaziale italiana, dell’Istituto nazionale di astrofisica e delle maggiori aziende italiane del settore, come Thales Alenia Space Italia, Telespazio, Avio ed e-Geos. Grazie alla loro collaborazione, a Cosmo Academy saranno presenti i satelliti delle missioni e dei programmi più importanti di oggi e degli ultimi anni, da Cosmo-SkyMed a Sentinel, da Rosetta a Huygens, da Cassini a Exomars, fino a VegaC, l’evoluzione dell’attuale lanciatore europeo sviluppato in Italia, Vega.
«Cosmo Academy è pensato per offrire ai visitatori uno sguardo su come l’uomo studia l’universo sia dal punto di vista astronomico che tecnologico: dai pianeti alle sonde fino ai lanciatori e alla Stazione spaziale internazionale, passando per l’osservazione della Terra e le missioni più importanti di oggi e degli ultimi anni. Lo scopo», spiega a Media Inaf la responsabile del progetto scientifico, Letizia Davoli, astrofisica e giornalista scientifica, «è trasmettere le emozioni che solo lo Spazio sa dare e allo stesso tempo far venire voglia di approfondire per conto proprio una volta tornati a casa. Cosmo Academy è per tutti, ma le scuole avranno la possibilità di integrare i propri programmi didattici grazie a spettacoli dedicati nel Planetario, e a tutor specializzati nella divulgazione scientifica che affiancheranno i docenti e ragazzi con approfondimenti e laboratori, in un’ottica Stem. Il progetto vuole raccontare uno dei primati del nostro paese, l’Italia dello Spazio, dalla ricerca alle tecnologie. Ambiziosi? Forse, ma chi fa Spazio non ha paura delle sfide».
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