L’università svizzera di scienza e tecnologia École Polytechnique Fédérale di Losanna (Epfl) è diventata il 14esimo membro della Ska Organization (SkaO) a seguito di una decisione unanime del Consiglio di amministrazione Ska. L’Epfl sarà l’istituzione principale che coordinerà la partecipazione in Ska per conto della comunità accademica svizzera, che comprende le università di Ginevra, Zurigo, Berna, Ethz, Cscs, Fhnw, Hes-So e Verkehrshaus Lucern.
«Sono lieta di dare il benvenuto all’Epfl nell’Organizzazione Ska», ha dichiarato Catherine Cesarsky, presidente del Consiglio di amministrazione Ska. «Questo rinomato istituto di ricerca e i suoi partner hanno contribuito con preziose competenze in Ska, e non vediamo l’ora di lavorare sempre più a stretto contatto con i nostri colleghi svizzeri mentre entriamo in questa entusiasmante fase del progetto, completando gli ultimissimi passi prima della costruzione».
Infatti è dal 2016, e a livello nazionale, che la Svizzera collabora con molti istituti di ricerca e partner industriali su diversi fronti del progetto Ska. Gli scienziati delle istituzioni svizzere sono attivi in ben otto gruppi di lavoro scientifici Ska, tra cui quelli sull’evoluzione delle galassie, la cosmologia e il magnetismo cosmico. Più in generale, il Paese ha una background di ricerca e sviluppo di livello mondiale nel campo della scienza e dell’astronomia. Basti citare la gestione da parte dell’Università di Berna della recente missione spaziale Cheops per lo studio degli esopianeti, frutto di una collaborazione tra Esa e lo Swiss Space Office, lo sviluppo di strumentazione per i telescopi Eso in Cile, non ultimo l’ospitare la sede del Cern, l’importante infrastruttura internazionale di fisica delle particelle.
«Questo nuovo radiotelescopio ad altissime prestazioni fornirà una nuova visione dell’universo», ha dichiarato Jean-Paul Kneib dell’Epfl, che è alla guida del consorzio di scienziati svizzeri coinvolti in Ska. «Ska ci permetterà di affrontare alcune questioni chiave sul nostro universo, come la natura della materia oscura e dell’energia oscura, o di esplorare “l’alba cosmica”, quel periodo di tempo in cui si sono formate le prime stelle e le prime galassie».
Il white book “Swiss Interests and Contribution to the SKA“, pubblicato nel febbraio 2020, illustra l’ampio coinvolgimento della Svizzera nella scienza e nella tecnologia legate a Ska e sottolinea l’interesse nazionale a contribuire alla ricerca e allo sviluppo nei settori dei sistemi delle radiofrequenze, del calcolo ad alte prestazioni, del machine learning e dell’intelligenza artificiale. Inoltre, prende atto delle competenze dell’industria svizzera nell’elaborazione dei dati, nel controllo e nella supervisione dei sistemi, nelle antenne e nei ricevitori, nelle misure temporali attraverso l’uso degli orologi atomici maser.
Non solo, sono ormai giunti al quinto anno, gli Swiss Ska Days, serie di appuntamenti annuali dedicati alla scienza e tecnologia Ska che riuniscono rappresentanti nazionali e internazionali del mondo accademico, dell’industria e del governo, sottolineando ancora l’ampiezza delle opportunità per le istituzioni e le aziende svizzere di essere sempre più coinvolte in Ska. La sede di questi appuntamenti ruota ogni anno, la prossima Ska sarà all’Università di Zurigo nel corso di quest’anno.
L’Epfl è ora membro dello SkaO e il Consiglio federale ha recentemente avviato il primo dibattito politico in Parlamento sulla possibile partecipazione della Svizzera come stato membro in futuro.
«Poiché il sogno di costruire Ska sta per diventare realtà, la Segreteria svizzera di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (Sefri) accoglie con favore e sostiene la decisione dell’Epfl di aderire alla Ska Organization come membro speciale. L’adesione dell’Epfl andrà a vantaggio di tutta la comunità scientifica svizzera e aprirà prospettive commerciali alle imprese svizzere», ha dichiarato Xavier Reymond, vicedirettore generale per le organizzazioni internazionali di ricerca della Sefri e responsabile delle relazioni tra la Svizzera e la SkaO. «La Svizzera è la sede del Cern, è membro dello European Southern Observatory e dell’Agenzia spaziale europea. Pertanto, siamo tutti impazienti di valutare l’opportunità di integrare tutti questi sforzi intergovernativi con lo Ska Observatory, che condivide la stessa dedizione per una migliore comprensione dell’universo».
Anche il direttore generale Ska, Philip Diamond, ha dato il benvenuto all’Epfl nella SkaO, sottolineando l’importanza del coinvolgimento del paese fino a ora. «Le istituzioni svizzere hanno rappresentato una parte vitale in fase di progettazione della SkaO e godono di una meritata reputazione di eccellenza nella scienza e nell’astronomia, oltre ad essere coinvolte in alcuni dei progetti di ricerca attuali più entusiasmanti», ha affermato. «Man mano che ci avviciniamo sempre più alla costruzione di Ska, l’adesione dell’Epfl serve a mettere in evidenza l’ampia gamma di competenze su cui Ska può contare nelle fasi successive».
Guarda il servizio video dell’Epfl (in inglese):