Fervono i lavori, in Florida, per ultimare la configurazione di lancio del rover Perseverance, che partirà – destinazione Marte – fra 70 giorni a bordo del razzo United Launch Alliance Atlas V. Dallo scorso aprile, il team di ingegneri del Kennedy Space Center ha iniziato la fase che in gergo viene chiamata vehicle stacking: una procedura iper dettagliata con la quale ogni singolo componente della missione viene impacchettato, montato, imbullonato per il lancio. Insomma, nulla è lasciato al caso.
Il primo passo è stato quello di posizionare lo stadio di discesa sopra il rover. Il momento clou si avrà con il touch down sulla superficie di Marte, all’interno del cratere Jezero, quando – a 20 metri di altezza dalla superficie – i tre bulloni che uniscono il modulo di discesa e il rover saranno rilasciati tramite piccole cariche esplosive, così da permettere la manovra definita “a gru”: il rover verrà calato per 7,6 metri con dei cavi in nylon, che saranno tagliati solo quando verrà toccato il terreno marziano.
A fine aprile, rover e modulo di discesa (con motore a razzi) sono stati collegati al guscio protettivo a forma di cono in cui è stato alloggiato un paracadute. Questo strato posteriore e lo scudo termico proteggono il rover e la modulo di discesa durante il violento ingresso atmosferico.
Nonostante i forti disagi causati negli Stati Uniti dalla diffusione del coronavirus, la finestra di lancio è ancora programmata dal 17 luglio al 5 agosto 2020 e l’arrivo è previsto il 18 febbraio 2021. Il rover della missione Nasa Mars 2020 cercherà segni della vita microbica nel passato di Marte, studierà il clima e la geologia del nostro vicino di casa, raccoglierà campioni da riportare sulla Terra.