È LA NANA BRUNA CON DISCO PIÙ VICINA MAI OSSERVATA

Nana bruna ancora in fasce a 337 anni luce da noi

Un team del Mit ha scoperto, grazie ad alcuni risultati dell’iniziativa di citizen science Disk Detective, la più giovane nana bruna nel nostro circondario stellare. Ha un disco protoplanetario e potrebbe in futuro raccontarci qualcosa in più sui pianeti che si possono formare attorno a questi deboli oggetti stellari

     03/06/2020

Rappresentazione artistica della nana bruna e del disco che la circonda. Crediti: Nasa/William Pendrill

Le nane brune sono i brutti anatroccoli della famiglia degli oggetti stellari: non abbastanza piccole per essere pianeti e non abbastanza grandi per essere stelle vere e proprie. Si formano, come tutte le stelle, dal collasso gravitazionale di una nube di polvere e gas. Ma se la nube non ha abbastanza materiale, la massa non diventerà mai sufficiente da consentire l’innesco di tutte quelle reazioni nucleari che permettono a un’aspirante stella di diventare una stella.

Nell’estenuante ricerca di questi e di altri oggetti deboli e insidiosi da scoprire, i ricercatori hanno bisogno dell’aiuto del pubblico. Disk detective è un programma di citizen science nato nel 2014: una piattaforma finanziata dalla Nasa che permette agli utenti di osservare le immagini di Wise – il Wide-field Infrared Survey Explorer – alla ricerca di indizi su oggetti potenzialmente interessanti. In particolare, come si evince dal nome stesso, il fulcro del programma è la ricerca di dischi protoplanetari: quell’insieme di polveri e gas residui della formazione stellare che andranno, eventualmente, a formare pianeti, asteroidi, satelliti e comete.

Dischi protoplanetari ALMA

Immagini di sei differenti dischi protoplanetari osservati da Alma. Crediti: S. Andrews, L. Cieza, A. Isella, A. Kataoka, B. Saxton (Nrao/Aui/Nsf), Alma (Eso/Naoj/Nrao)

Guardando le immagini infrarosse, gli utenti possono classificare gli oggetti secondo alcuni criteri basati sulla forma dell’oggetto, che può ricordare una galassia o, appunto, una stella con un disco protoplanetario. Una volta fatta una selezione degli oggetti potenzialmente interessanti, i ricercatori possono analizzarli per confermare o meno ciò che il citizen scientist aveva ipotizzato e approfondire qualche dettaglio dell’oggetto scoperto.

W1200-7845, una nana bruna che si muove all’interno di un gruppo di circa 30 stelle, è stata scoperta nel 2016 proprio con questa modalità, e un team di ricercatori del Mit ha poi ri-osservato l’oggetto usando il telescopio Magellano sito nell’osservatorio cileno di Las Campanas. Come le altre stelle, anche le nane brune possono essere circondate da dischi protoplanetari, per quanto non si sappia ancora che tipo di pianeta potrebbe formarsi dal disco di una stella così debole e piccola. W1200-7845 è circondata da quello che, a oggi, è il più giovane disco protoplanetario mai scoperto per questa categoria di oggetti. Ha appena 3,7 milioni di anni, un battito di ciglia astronomico, e anche la sua distanza non è enorme: circa 337 anni luce. Con queste premesse, usando telescopi più avanzati (come Alma) i ricercatori potrebbero essere in grado di osservare questo disco e – forse – imparare qualcosa in più sulle nane brune e sui pianeti che possono formare.