In questi giorni la comunità di appassionati di astronomia è in subbuglio per il passaggio della cometa C/2020 F3 Neowise, che non tornerà a farsi vedere prima di circa settemila anni. Senza contare che, quando si parla di comete, la situazione è sempre in rapida evoluzione: non si sapeva se sarebbe sopravvissuta al passaggio vicino al Sole, lo ha fatto, ma in ogni caso resterà visibile a occhio nudo solamente fino al primo di agosto. Dunque abbiamo meno di venti giorni per ammirare uno spettacolo tanto comune quanto unico.
La cometa Neowise è stata scoperta a fine marzo dal telescopio spaziale omonimo, NeoWise, e il 3 luglio scorso ha raggiunto il perielio: il punto della sua orbita più vicino al Sole e anche il momento di maggiore attività cometaria. Un momento delicato, cui spesso le comete non sopravvivono (si veda la recente frammentazione della cometa Atlas), ma che Neowise è riuscita a superare indenne.
Proprio la sua vicinanza al Sole è il problema principale per l’osservazione, dato che finché si trova molto vicina alla nostra stella è sì più luminosa ma anche meno distinguibile dalle luci dell’alba o del tramonto. Per ora si può osservare bassa sull’orizzonte nell’ora precedente l’alba, guardando verso Nord. Con l’ausilio della forza di volontà, di un cielo buio, dell’assenza di ostacoli sull’orizzonte e magari di qualche strumentazione ottica, la cometa è servita.
A partire dall’11 luglio, ad ogni modo, la situazione sarà leggermente più semplice: la cometa farà la sua comparsa anche nel cielo serale, poco dopo il tramonto.
La cometa, che al perielio si trovava all’interno dell’orbita di Mercurio, passerà a una distanza di 103 milioni di chilometri dalla Terra, dando agli astronomi la possibilità di studiare da vicino la composizione e la struttura di questo piccolo frammento del Sistema solare esterno. Già qualche risultato inizia a fare capolino.
«Dallo studio dei dati infrarossi sappiamo che la cometa ha un diametro di circa 5 chilometri,» dice Joseph Maniero, primo ricercatore di Neowise. «Combinando questi dati con quelli visibili, possiamo anche dire che la cometa è coperta da polvere scura, residuo della formazione del Sistema solare, 4.6 miliardi di anni fa.»
La bellezza delle comete, così come quella degli asteroidi, è infatti proprio questa: ci permettono di dare uno sguardo lontano sia nel tempo che nello spazio, al sistema planetario in cui viviamo. E la cometa Neowise non fa eccezione.
Correzione del 13.07.2020: in una versione precedente avevamo erroneamente scritto che la cometa non si sarebbe ripresentata “prima di 3400 anni”, quando invece il periodo orbitale è attualemente stimato attorno ai 6800-7000 anni.