Delineare insieme il futuro della ricerca in Italia per i prossimi sette anni: è con questo obiettivo che il Ministero dell’università e della ricerca (Mur) lancia la consultazione pubblica per la definizione del Programma nazionale per la ricerca 2021-2027 (Pnr).
Per la prima volta l’iniziativa coinvolge non solo il mondo accademico e quello della ricerca pubblica e privata, ma anche le autorità nazionali, regionali e locali, le imprese, le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali, le fondazioni, le organizzazioni della società civile e tutti i cittadini. Per partecipare, basta inviare le proprie osservazioni e proposte entro l’11 settembre compilando il questionario disponibile sul sito www.miur.gov.it.
Con il Pnr 2021-2027, spiega una nota del Mur, si vuole mettere in moto “una programmazione strategica partecipata e dinamica per contribuire allo sviluppo sostenibile della società e dare risposte anche alle istanze emergenziali”. Il Pnr “chiama a disegnare le strategie con le quali l’Italia intende contribuire ad affrontare le grandi sfide globali, quali il cambiamento climatico e la riduzione dei rischi di disastri naturali. Per questa ragione, il documento intende fare leva sulla ricerca di base e applicata e su politiche orientate all’innovazione tecnologica e sociale, al coinvolgimento dei cittadini e al trasferimento di conoscenze e tecnologie a favore delle imprese, dei servizi della pubblica amministrazione e per la valorizzazione delle comunità e dei territori”.
Tra le principali novità del Pnr 2021-2027, attualmente in fase di definizione: il coinvolgimento delle amministrazioni centrali e regionali, che concorrono al sistema della ricerca e dell’innovazione; il raccordo con lo spazio europeo della ricerca e dell’alta formazione; i nuovi approcci della ricerca quali la scienza aperta, l’innovazione aperta e le iniziative di ricerca mission-oriented.
Fonte: Ansa