Cosa hanno in comune l’astronomia e la fantasia? Può forse trattarsi di un “binomio fantastico”, quell’idea sviluppata da Gianni Rodari nel saggio La Grammatica della fantasia, secondo cui le storie scaturiscono dall’incontro di due parole distanti, stridenti, che accostate danno vita a un nuovo mondo narrativo?
La pensano certamente così Sandro Bardelli, Adamantia Paizis, Anna Wolter ed Elena Zucca dell’Istituto nazionale di astrofisica, curatori del concorso per studenti dal titolo “A Gianni Rodari, via Lattea quaraquarinci”, lanciato oggi in occasione del centenario della nascita dello scrittore.
Molteplici, nelle indimenticabili favole e filastrocche rodariane, sono i riferimenti all’astronomia e allo spazio, con pianeti insoliti popolati da personaggi alieni che riflettono tante delle contraddizioni umane, e viaggi spaziali che all’epoca potevano forse sembrare impensabili ma oggi si avvicinano più al reame della realtà che a quello della fantascienza. Per un assaggio, si veda l’ultimo episodio del podcast Inaf per bambini e ragazzi Universi da ascoltare.
Ed è proprio un salto di questo tipo che il concorso propone, passando dal binomio a un ‘trinomio’ fantastico: i partecipanti dovranno combinare un corpo celeste, un oggetto terrestre e un’emozione per creare un racconto o poesia, lasciandosi guidare dall’opera e soprattutto dal metodo di Rodari per giocare con la fantasia e far nascere una storia dalle parole scelte. Tutte le istruzioni per partecipare si trovano sul portale di didattica EduINAF.
«Scienza e fantasia sono il binomio fantastico per eccellenza», spiega a Media Inaf Davide Coero Borga, nostro collaboratore e autore del libro Scienza della Fantasia, pubblicato lo scorso anno da Codice Edizioni. «D’accordo, si forza un po’ la mano, e i puristi diranno che non sono rispettati i criteri di casualità pescante suggeriti da Rodari. Il risultato però non è niente male, questo dovrete ammetterlo».
In collaborazione con tre ricercatori e una illustratrice, Coero Borga ha curato oggi un laboratorio didattico per bambini sul tema dell’errore – ispirandosi a Il libro degli errori, uno dei capolavori rodariani, nonché al processo naturale della scienza, che va avanti per prove ed errori – nell’ambito dell’Omaggio alla Fantasia organizzato oggi dalla Biblioteca Gianni Rodari a Roma. L’evento prevede anche una “Maratona Rodari”, con numerose testimonianze e letture, che sarà trasmessa in streaming dalle 15:00 alle 20:00 e vedrà la partecipazione, tra gli altri, anche di Stefano Sandrelli, autore e astrofisico all’Inaf di Brera, che converserà sul tema “Il cosmo che non tiene” insieme a Pietro Greco, autore fra gli altri del volume L’universo a dondolo – La scienza nell’opera di Gianni Rodari, edito da Springer.
«Mentre in tanti momenti storici si è usata la fantasia come distrazione, Rodari ribalta completamente il discorso: la fantasia è il luogo in cui tu fai esperimenti mentali per capire quello che vuoi tenere e quello che non vuoi tenere», racconta Sandrelli. «La natura assume sempre di più un aspetto di laboratorio infinito che, dal punto di vista scientifico possiamo provare a interrogare con i metodi della scienza che abbiamo sviluppato, e che però non è affatto inutile cercare di piegare attraverso la fantasia e attraverso esperimenti mentali per capire cosa vogliamo diventare, che tipo di mondo vogliamo vivere».
Guarda l’intervista video a Stefano Sandrelli su MediaInaf Tv: