Sono a buon punto le operazioni – originariamente previste per il 2 novembre – di stoccaggio dei campione di materiale raccolto dalla superficie dell’asteroide Bennu per la missione Osiris-Rex. L’ultimo aggiornamento, appena apparso sul canale Twitter della missione, è che il portacampioni è stato finalmente posizionato e bloccato nella Sapmle Return Capsule (Src), la capsula che dovrà portare il raccolto del 20 ottobre scorso sulla Terra.
Yesterday, I successfully placed the sample collector head into the Sample Return Capsule. It’s locked in tight!
Next up: disconnecting the gas tube and TAGSAM arm. Then I’ll be ready to seal up the SRC. More details: https://t.co/ZqBFu656IQ pic.twitter.com/3B93w6YSSO
— NASA's OSIRIS-REx (@OSIRISREx) October 28, 2020
La prima delle immagini – acquisite con la fotocamera StowCam – mostrate nel tweet mostra la testa del portacampioni calarsi nella capsula dopo essere stata posizionata nel punto corretto dal braccio Tagsam. Nella seconda immagine la testa appare già fissata all’anello di cattura all’interno della capsula.
Il touch-and-go era avvenuto nella notte fra il 20 e il 21 ottobre, e tutto sembrava essere filato liscio. Ma l’imprevisto era dietro l’angolo: le immagini della testa portacampioni hanno mostrato alcune delle particelle fuoriuscire dal meccanismo di raccolta. Forse a causa del volume eccessivo del materiale o di frammenti di roccia che hanno ostruito il meccanismo di chiusura, infatti, il coperchio del dispositivo progettato per la raccolta non si è chiuso bene.
Proprio per non vanificare il grande successo dell’operazione di raccolta dei campioni, il Science Mission Directorate della Nasa ha chiesto al team della missione di completare al più presto le operazioni di stoccaggio dei campioni nella capsula che dovrà riportare i campioni sulla Terra e fare dietrofront, per evitare ulteriori perdite. «L’abbondanza di materiale che abbiamo raccolto su Bennu ci ha permesso di accelerare la nostra decisione di stivare il campione», ha detto Dante Lauretta dell’Università dell’Arizona, principal investigator della missione. «Il team sta ora lavorando 24 ore su 24 per completare rapidamente le operazioni, in modo da poter proteggere più materiale possibile per il ritorno sulla Terra».
Ora che la testa del campionatore è nella capsula, affinché possa essere sigillata è necessario scollegare prima due parti meccaniche su Tagsam: il tubo che portava l’azoto alla testa durante la raccolta del campione e lo stesso braccio di Tagsam. Nelle prossime ore, il team della missione ordinerà alla navicella di tagliare il tubo e separare la testa del collettore dal braccio di Tagsam. Una volta che il team avrà confermato che queste attività sono state eseguite come pianificato, invierà al veicolo spaziale il comando per sigillare la capsula. Ricordiamo che il tempo necessario affinché un segnale raggiunga la Terra dal veicolo spaziale e torni indietro è di circa 37 minuti – un’operazione quindi niente affatto banale.
L’intero processo di stoccaggio richiederà alcuni giorni, al termine dei quali il campione sarà finalmente pronto per il viaggio di ritorno della sonda verso la Terra.