Si trova a circa 2 mila anni luce da noi, in direzione della costellazione della Lepre, verso sud nei cieli serali di gennaio. La sua sigla è Ic 418, ma è meglio conosciuta come Nebulosa Spirografo, una gigantesca bolla di gas e polveri, l’ultimo stadio evolutivo di una stella simile al Sole che sta perdendo i suoi strati più esterni, esponendo il suo nucleo ancora caldissimo e luminoso. A vederla in dettaglio, e per questo purtroppo è necessario un telescopio professionale, si capisce il perché del suo nome: l’incredibile arabesco che caratterizza la nebulosa sarebbe prodotto dai venti emessi dalla stella nana bianca al suo interno.
Ma il cielo di gennaio ha molte altre meraviglie in serbo per noi. Come sempre, abbiamo preparato una guida essenziale nel video qui sotto: