Nuova pietra miliare per Lucy – la missione della Nasa in partenza il prossimo ottobre che studierà gli asteroidi troiani di Giove e, come il fossile dell’antenato dell’umanità da cui prende il nome, rivoluzionerà la comprensione delle origini del Sistema solare: il 16 dicembre 2020 lo spettrometro a emissione termica L’Tes (acronimo di Lucy Thermal Emission Spectrometer) è stato integrato con successo nel veicolo spaziale, presso il Lockheed Martin Space.
Misurando le temperature degli asteroidi troiani, L’Tes fornirà al team importanti informazioni sulle proprietà dei materiali presenti sulla loro superficie. Poiché il satellite, durante gli incontri ad alta velocità, non sarà in grado di atterrare sugli asteroidi, questo strumento consentirà di dedurre se il materiale superficiale è più simile a sabbia o a vere e proprie rocce. Inoltre, L’Tes raccoglierà informazioni spettrali utilizzando osservazioni termiche a infrarossi, nell’intervallo di lunghezze d’onda da 4 a 50 micrometri.
Oltre a L’Tes, recentemente è stata installata anche l’antenna ad alto guadagno di Lucy, che consentirà la comunicazione del satellite con la Terra, per la navigazione e la raccolta dei dati, nonché la misurazione precisa delle masse degli asteroidi troiani. È stata collegata alla fotocamera ad alta risoluzione L’Lorri (acronimo di Lucy Long Range Reconnaissance Imager), costruita dal Johns Hopkins Applied Physics Laboratory, installata all’inizio di novembre. Il rimanente strumento scientifico di Lucy L’Ralph – composto dalla fotocamera per immagini a colori Mvic (Multispectral Visible Imaging Camera) e dallo spettrometro a infrarossi Leisa (Linear Etalon Imaging Spectral Array) – dovrebbe essere consegnato all’inizio di quest’anno.