L’11 febbraio si celebra la sesta Giornata internazionale per le donne e le ragazze nella scienza, istituita dall’Onu, che quest’anno sarà dedicata in particolare al fondamentale ruolo svolto delle scienziate in prima linea nel contrasto all’epidemia da Covid19.
La scienza e la parità di genere sono considerate fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo concordati a livello internazionale, compresa l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, e negli ultimi 15 anni sono stati fatti grandi sforzi per ispirare e coinvolgere donne e ragazze nella scienza. I dati però ci dicono incontrovertibilmente che siamo ancora lontani dallo sfondare il cosiddetto “soffitto di cristallo”, anche se finalmente c’è la presa di coscienza dell’esistenza della questione della discriminazione di genere, per lungo tempo totalmente ignorata. L’Inaf, che dell’inclusione in senso lato ha fatto una delle sue bandiere, scende in campo con una serie di iniziative per mostrare il volto dell’altra metà del cielo, e parlando delle sue ricercatrici la metafora è quanto mai appropriata.
Sono in programma varie iniziative a cura delle sedi Inaf di Cagliari, Milano, Padova, Roma e Palermo, per i cui dettagli potete consultare la pagina dedicata su EduInaf, il portale per la didattica dell’Inaf, ricca di molte altre risorse interessanti. Con il supporto anche del Comitato unico di garanzia dell’Inaf, sulla piattaforma è stata creata una pagina “Donne e Scienza” in cui saranno raccolti – non solo per l’occasione dell’11 febbraio ma nel tempo – i video inviati dai ricercatori e dai dipendenti dell’Inaf che abbiano a che vedere con iniziative sulla parità di genere o sulle donne nella scienza a cui abbiano partecipato. Un punto di raccolta di testimonianze dirette delle nostre ricercatrici e dei nostri ricercatori che vogliono essere di ispirazione e dimostrare vicinanza al tema.
Ma l’occasione della Giornata mondiale delle donne e delle ragazze della scienza è anche perfetta per anticipare la partecipazione dell’Istituto nazionale di astrofisica alla prossima imminente edizione del Festival della Scienza di Verona, in programma dal 12 al 21 marzo in edizione digitale. Il Festival infatti, nato nel 2019 dall’idea di quattro giovani donne, è giunto alla sua seconda e ancor più ambiziosa edizione. Non vuole essere solo un evento, ma un vero e proprio progetto di rete sostenibile volto ad approfondire ogni anno un tema per far scaturire idee e sinergie fra enti di ricerca, istituzioni e l’intera collettività. Il tema scelto per questa edizione è quanto mai evocativo: RiEvoluzione.
Caterina Boccato, responsabile nazionale del settore Didattica e divulgazione dell’Inaf, di recente è entrata a far parte del Comitato scientifico del Festival e porterà un saluto istituzionale nel corso della cerimonia di apertura del 12 marzo. Sabato 13 marzo alle 10:00, nell’ambito della giornata dedicata allo spazio, Valentina Galluzzi presenterà la conferenza “I pianeti sopra di me (e l’evoluzione in me)”, alla scoperta di quello che i vari pianeti del Sistema solare ci possono raccontare della storia geologica del nostro pianeta. Alle 18:00 Roberto Orosei risponderà alle domande di Luigi Bignami su Marte. Lunedì 15 marzo alle 18:30 sarà la volta di Anita Zanella, che ci terrà compagnia per un aperitivo scientifico con l’intervento “Rivoluzioni sotto il cielo di Atacama”, l’esperienza di un’astronoma che ha lavorato al Very Large Telescope in Cile, in una delle zone più remote e affascinanti del pianeta.
Venerdì 19 marzo alle 9:30 Stefano Sandrelli racconterà ai ragazzi della suola secondaria di 2° grado come il senso di solitudine di Giacomo Leopardi non sia alleviato nemmeno dalla scoperta dei tantissimi esopianeti che oggi conosciamo nell’incontro “100 mila miliardi di miliardi di pianeti e Giacomo si sente solo”. Federica Duras il 20 marzo alle 10:00 racconterà poi alcuni dei modi in cui è possibile fare didattica e come all’Inaf ci si stia divertendo a sperimentarne qualcuno. Sarà inoltre reso disponibile per l’occasione l’ultimo arrivato nella famiglia degli Inaf Online Lab, “Identikit dell’alieno”.
Insomma, la primavera sta per arrivare, e in attesa di poter uscire a riveder le stelle, l’Inaf vi terrà buona compagnia.