Utopia Planitia. Marte. Ore 01:18 (qui in Italia) di sabato 15 maggio. Dopo aver viaggiato per circa dieci mesi (era partita dalla Terra il 23 maggio 2020). Dopo aver sorvolato il suo obiettivo per circa tre mesi (l’inserzione in orbita è del 10 febbraio 2021). Dopo essersi distaccato dall’orbiter, aver volato per circa tre ore, essere entrato in contatto con l’atmosfera di Marte a un’altitudine di 125 km e averla attraversata in “nove minuti di terrore” (più dei consueti sette, proprio perché già in orbita, dunque meno veloce rispetto a una navicella in arrivo direttamente dalla Terra), il lander dell’agenzia spaziale cinese (Cnsa) si è posato sul suolo marziano.
In quei nove minuti è passato da 20mila a zero km/h con una decelerazione progressiva e compiendo una sequenza predeterminata di operazioni: aprire il paracadute, liberarsi dello scudo termico, liberarsi del paracadute, accendere i retrorazzi, individuare un sito adatto per l’approdo e completare la discesa. Un’operazione complicatissima. Talmente complicata che fino a oggi era stata completata con pieno successo solo dagli Stati Uniti (l’Unione sovietica ci era andata vicinissima nel 1971 con l’atterraggio morbido di Mars 3, che però ha interrotto le comunicazioni dopo pochi secondi). La Cina non solo ci è riuscita – e già è qualcosa di straordinario: ci è riuscita al primo tentativo.
The lander carrying China's first Mars rover #Zhurong has touched down on the Red Planet, the China National Space Administration confirmed on Saturday morning. Zhurong has been designed to operate in the Red Planet for at least 90 Martian days.
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— CGTN (@CGTNOfficial) May 15, 2021
Insieme a quelle del presidente Xi Jinping, immediate la congratulazioni anche dalla Nasa, «al team di Tianwen-1 della Cnsa per l’atterraggio riuscito del primo rover cinese per l’esplorazione di Marte, Zhurong!», ha twittato Thomas Zurbuchen, direttore delle ricerche scientifiche dell’agenzia spaziale statunitense. «Insieme alla comunità scientifica mondiale, attendo con impazienza gli importanti contributi che questa missione darà all’umanità per la comprensione del Pianeta rosso».
Ed è infatti al prezioso carico da 240 kg che si trova a bordo del lander – il rover Zhurong, dal nome del Dio del fuoco di alcuni racconti popolari cinesi – che è ora rivolta tutta l’attenzione. Corredato di sette strumenti scientifici – fotocamere, un radar per lo studio del sottosuolo, un rilevatore di campo magnetico e una stazione meteo – e funzionante a pannelli solari, quando entrerà in azione sarà il terzo rover operativo su Marte, insieme a Curiosity e Perseverance. In attesa che arrivi a far loro compagnia, all’inizio del 2023, anche il rover europeo Rosalind della missione ExoMars.