Come anticipato nelle scorse ore durante il meeting annuale dell’Eas, la Società astronomica europea, il team di eRosita, il telescopio a bordo del satellite Spectrum-Roentgen-Gamma (Srg) ha reso pubblica la prima serie di dati ottenuti scansionando il cielo nei raggi X, la cosiddetta Early Data Release (Edr). Per la prima volta, gli astronomi di tutto il mondo avranno la possibilità di scaricare e analizzare i dati di questo potente telescopio spaziale. L’Early Data Release è accompagnata dalla pubblicazione di 35 articoli scientifici realizzati con dati di eRosita e numerosi di essi vedono la partecipazione di ricercatrici e ricercatori Inaf. Questo gruppo di articoli, insieme ad altri, saranno pubblicati in un prossimo numero speciale della rivista Astronomy & Astrophysics.
Le osservazioni Early Data Release sono state condotte durante la fase di calibrazione e verifica delle prestazioni, che è durata approssimativamente da metà settembre a metà dicembre 2019. Da allora, il telescopio a raggi X eRosita scansiona l’intero cielo e produce dettagliate mappe di tutto il cielo nei raggi X. Un’attività che proseguirà fino alla fine del 2023.
La Edr contiene quasi 100 osservazioni singole di 29 distinte porzioni di cielo (i cosiddetti campi) prese prima dell’inizio delle scansioni a tutto cielo. In questi campi sono presenti molti oggetti celesti di diversa natura: dalle stelle di neutroni nella Via Lattea fino agli ammassi di galassie (vedi un esempio nella figura in apertura) che mettono in evidenza il potenziale e la versatilità del telescopio eRosita per l’imaging, la spettroscopia e l’analisi nel dominio del tempo.
«Questo è il primo rilascio pubblico dei dati Srg/eRosita», sottolinea Andrea Merloni, del Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics (Mpe), principal investigator di eRosita. «Dall’inizio delle osservazioni con il telescopio a raggi X alla fine del 2019, siamo rimasti colpiti dall’alta qualità dei dati, che hanno già portato a numerose scoperte. Ora è il momento di dare agli astronomi di tutto il mondo un primo assaggio di ciò che verrà nei prossimi anni. Questo aprirà un intero nuovo universo di possibilità».
«Organizzare questo primo blocco di dati di eRosita in modo completo è stata una sfida enorme», aggiunge Miriam Ramos-Ceja, sempre del Mpe, che ha coordinato la Early data release. «Prima abbiamo dovuto raccogliere ed elaborare i dati in modo uniforme, e poi controllarli e validarli per assicurarci che fossero di qualità elevata». Oltre ai dati stessi, il team guidato da Mpe renderà disponibile anche un software sviluppato appositamente per ridurre e analizzare i dati di eRosita.
Tra i set di dati rilasciati al pubblico, ce n’è uno in particolare che occupa un posto speciale: una mini-survey chiamata eFeds (eRosita Final Equatorial Depth Survey). Pensata come un’anteprima della mappa finale di tutto il cielo, eFEDS copre uniformemente una zona di circa 140 gradi quadrati del cielo (circa 1/300° dell’intera scansione), fornendo un assaggio di come sarà l’intero cielo extra-galattico nei raggi X quando eRosita completerà il suo programma di indagine nel 2023. In soli quattro giorni di osservazioni nell’ambito del programma eFeds, eRosita ha rilevato quasi 30mila sorgenti X, un numero sorprendente che non trova eguali nell’ambito dello studio del cielo nei raggi X.
I 35 articoli guidati dal consorzio tedesco eRosita si concentrano principalmente sulle osservazioni Edr, ma non solo. Gli oggetti studiati vanno dalle stelle e dalle emissioni diffuse nella nostra Via Lattea o nella vicina Grande Nube di Magellano fino ai nuclei galattici attivi (Agn) che ospitano buchi neri supermassicci e a sterminati ammassi di galassie. «Oltre la scienza di punta, un’altra cosa che mi rende davvero orgogliosa è il contributo delle scienziate a questo progetto: il 40 per cento degli articoli che accompagnano il rilascio dei dati sono guidati da donne», osserva Mara Salvato (Mpe), portavoce di eRosita e alla guida delle attività di coordinamento delle osservazioni eRosita con altri telescopi su tutto lo spettro elettromagnetico. «La collaborazione eRosita continuerà a lavorare per rendere le opportunità scientifiche disponibili a tutti».
Per saperne di più:
- L’intervista a Marcella Brusa sull’articolo da lei guidato riguardante la survey eFeds
- L’intervista a Veronica Biffi sull’articolo da lei guidato riguardante gli ammassi di galassie
- Il portale della Edr di eRosita