RILEVATO CON IMMAGINI E SPETTRI DELL’ARCHIVIO DI HUBBLE

Europa, persiste vapore nell’emisfero del mistero

Un ambiente come Europa, a 780 milioni di chilometri dal Sole, potrebbe ospitare la vita? Nel tentativo di rispondere a questa domanda e di comprendere appieno la struttura atmosferica delle lune ghiacciate, si fanno avanti nuovi risultati pubblicati sulla rivista Geophysical Research Letters che confermano la presenza di vapore acqueo sulla luna di Giove e ne suggeriscono la persistenza ma, misteriosamente, soltanto in uno dei suoi emisferi

     18/10/2021

Habemus aquam sulla luna di Giove, ma anche nella sua atmosfera sotto forma di vapore acqueo.
Sappiamo che un vasto oceano – che potrebbe offrire condizioni ospitali per la vita – giace sotto la superficie ghiacciata di Europa e, grazie a precedenti osservazioni, che la presenza di acqua liquida è associata a pennacchi, simili ai geyser terrestri, che eruttano attraverso il ghiaccio.

Questa fotografia di una delle lune di Giove, Europa, è stata scattata nel giugno 1997 a una distanza di un milione e 250mila km dalla navicella spaziale Galileo della Nasa. La luna è mostrata in colore naturale (a sinistra) e in un colore aumentato per far risaltare sottili differenze cromatiche nella superficie (a destra). La parte bianca brillante e bluastra della superficie di Europa è composta principalmente da acqua ghiacciata, con pochissimi materiali non ghiacciati. Le linee lunghe e scure sono fratture nella crosta, alcune delle quali sono lunghe più di 3000 km. Crediti: Nasa, Nasa-Jpl, University of Arizona

Ora, su (metà) Europa fa luce una nuova scoperta firmata da Lorenz Roth del Kth Royal Institute of Technology di Stoccolma, compiuta perlustrando nei dati d’archivio del telescopio spaziale Hubble, e in particolare selezionando osservazioni ultraviolette della luna compiute tra il 1999 e il 2015 avvalendosi  lo strumento Stis – lo Space Telescope Imaging Spectrograph. Determinando l’abbondanza di ossigeno – uno dei costituenti dell’acqua – nell’atmosfera di Europa e interpretando la forza di emissione a diverse lunghezze d’onda, Roth è stato in grado di dedurre la presenza di vapore acqueo su un’area più ampia del satellite.

La vera sorpresa è che il vapor d’acqua sembra trovarsi in maniera persistente soltanto in un emisfero, quello opposto alla direzione di moto della luna lungo la sua orbita. Una scoperta di poco successiva a quella che ha confermato, attraverso la stessa tecnica spettroscopica, la presenza di vapore acqueo nell’atmosfera di Ganimede.

«L’osservazione del vapore acqueo su Ganimede, e sul lato “a traino” di Europa, fa progredire la nostra comprensione delle atmosfere delle lune ghiacciate», dice Roth. «Ad ogni modo, la rilevazione di un’abbondanza di acqua stabile su Europa è un po’ più sorprendente che su Ganimede, perché le temperature superficiali di Europa sono inferiori a quelle di Ganimede».

Europa riflette più luce solare di Ganimede, rispetto al quale mantiene la superficie più “fresca” di circa 15 °C: il picco diurno su Europa è un rigido -162 °C. Tuttavia, anche a temperature più basse, le nuove osservazioni suggeriscono che l’acqua ghiacciata sta sublimando – ovvero si trasforma direttamente dallo stato solido a quello gassoso senza passare per una fase liquida – al di fuori della superficie di Europa, proprio come su Ganimede.

Per astronomi e future sonde, tra cui l’Europa Clipper della Nasa e la missione Jupiter Icy Moons Explorer dell’Esa prevista per il 2022, si aprono nuovi campi d’indagine e di approfondimento su Europa, ma anche su pianeti simili a Giove intorno ad altre stelle.

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