Da lunedì scorso, 8 novembre, un asteroide è stato ufficialmente dedicato dall’International Astronomical Union (Iau) a Rossella Panarese, ideatrice, curatrice e voce di Radio3Scienza, il programma scientifico di Rai-Radio3, venuta prematuramente a mancare il 1° marzo 2021.
Così, d’ora in avanti, il corpo celeste a lei dedicato si chiama (112527) Panarese 2002 PJ33, e nel sito del Minor Planet Center, oltre ai dati orbitali dell’asteroide e alla lista delle osservazioni (ben 639), si legge la motivazione di questo prestigioso riconoscimento: “Rossella Panarese (1960–2021) was an Italian radio producer and science communicator. In 2003 she created Radio3 Scienza, the daily science radio show on Italian public radio. She was also a lecturer in science communication at both the International School of Advanced Studies in Trieste and the Sapienza University of Rome”.
La richiesta di attribuzione dell’asteroide a Rossella inoltrata all’Iau si deve allo stesso scopritore dell’asteroide, Fabrizio Bernardi, attualmente project manager, oltreché fondatore di Space-Dys, su input dell’astrofisico Albino Carbognani dell’Inaf di Bologna. Entrambi sono stati ospiti della puntata di Radio3 Scienza trasmessa oggi, venerdì 12 novembre.
In podcast la puntata di stamani dedicata all'asteroide intitolato a #RossellaPanarese @Rositaflorio, l'ideatrice di Radio3Scienza: https://t.co/l1nQGVbKPf Della puntata e dell'intitolazione dell'asteroide ha dato notizia anche il TGR Leonardo di oggi: https://t.co/H23rgxIi7Z pic.twitter.com/6qSclHtFth
— Radio3 Scienza (@Radio3scienza) November 12, 2021
(112527) Panarese, che fino a poco tempo fa era designato con la sigla provvisoria 2002 PJ33, è un asteroide di circa 2,5 km di diametro, scoperto il 5 agosto 2002 all’Osservatorio astronomico di Campo Imperatore nell’ambito del programma Cineos (Campo Imperatore Near-Earth Object Survey), che dal 2001 scruta i cieli per individuare e monitorare asteroidi e comete le cui traiettorie passano vicine a quella della Terra. L’asteroide dedicato a Rossella, però, non appartiene a questa categoria di corpi celesti da tenere sott’occhio, ma si muove tranquillo nella Fascia asteroidale principale, compresa tra l’orbita di Marte e quella di Giove. (112527) Panarese orbita attorno al Sole in poco meno di 4 anni e 5 mesi a una distanza mai inferiore a 380 milioni di km dalla nostra stella e mai superiore a 424 milioni di km (pertanto la minima distanza dalla Terra è di 228 milioni di km). L’orbita è inclinata di poco più di 10° rispetto a quella del nostro pianeta.
L’asteroide dedicato a Rossella è stato osservato, fino ad oggi, 639 volte da parte di numerosi osservatori astronomici sparsi in tutto il mondo. Ci si è poi accorti che era stato incidentalmente ripreso per ben 17 volte anche prima della sua scoperta ufficiale avvenuta nell’agosto 2002. Curiosamente per due notti – quelle del 4 e 22 luglio 2002 – era stato ripreso anche dall’Osservatorio di Monte Palomar, che ispirò il titolo del celeberrimo romanzo di Italo Calvino del 1983, Palomar, divenuto poi anche il titolo della prima trasmissione scientifica di Radio3 di cui Rossella è stata autrice e conduttrice tra il 1991 e il 1994. In queste settimane l’asteroide (112527) Panarese si trova nella costellazione dei Gemelli, ossia in una posizione favorevolissima per essere fotografato nel cuore della notte usando un buon telescopio e una camera Ccd, trovandosi in posizione quasi opposta al Sole.
Questa assegnazione è un ulteriore, importante e prestigioso riconoscimento che la comunità scientifica ha voluto tributare a una donna straordinaria, che ha saputo creare e guidare, con grande maestrìa e sapienza, trasmissioni radiofoniche che hanno portato la comunicazione scientifica alla radio, segnatamente a Radio3. Ricordiamo, oltre a Palomar, Viaggi nel mondo della scienza (1991-1994) e Radio3Scienza (dal 2003 ad oggi), anche le trasmissioni scientifiche intitolate Futura (1994) e Duemila. Tecniche e strategie per il futuro (1994-1995). Rossella è stata anche ideatrice di Labanoff. Corpi senza nome, il primo podcast originale di Radio3 vincitore del Prix Italia 2020.
Paolo Conte (Radio3Scienza, Progetto Theia)