Un test distruttivo condotto poche ore fa – nella notte fra domenica e lunedì – dalla Russia, lanciando un missile anti-satellite contro uno dei suoi stessi satelliti ha prodotto, secondo quanto riferisce il Dipartimento di Stato Usa, “oltre millecinquecento pezzi di detriti orbitali tracciabili, e probabilmente genererà centinaia di migliaia di frammenti di detriti orbitali più piccoli”. Una nube di space debris sufficiente a rappresentare una minaccia d’impatto per la Stazione spaziale internazionale (Iss) e per il suo equipaggio.
«Oggi, a causa dei detriti generati dal distruttivo test anti-satellite russo (Asat), gli astronauti e i cosmonauti della Iss hanno intrapreso procedure di emergenza per la sicurezza», ha dichiarato l’amministratore della Nasa Bill Nelson. «Per garantire la sicurezza del nostro equipaggio in orbita, la Nasa continuerà a monitorare i detriti nei prossimi giorni e oltre». In particolare, spiega la Nasa, agli astronauti è stato ordinato di chiudere i portelli dei moduli radiali della stazione – fra i quali Columbus, Kibo, il modulo multiuso permanente, il modulo espandibile Bigelow e il Quest Joint Airlock. Restano invece aperti i portelli tra i segmenti statunitense e russo.
Debris generated by the dangerous Russian ASAT test caused ISS astronauts and cosmonauts to undertake emergency procedures for safety.
It's unthinkable that Russia would endanger not only intl partner astronauts on the ISS but also their own cosmonauts. https://t.co/8VKJxon9mW
— Bill Nelson (@SenBillNelson) November 15, 2021
Il satellite distrutto sarebbe Cosmos-1408, lanciato nel 1982, circa due tonnellate di peso, da tempo fuori servizio e avvistato l’ultima volta in orbita a 485 km d’altezza.
Oltre alle misure precauzionali, immediate sono state anche le reazioni da parte degli Stati Uniti, indignati e preoccupati per le possibili conseguenze del test russo, anche a lungo termine. «I detriti di lunga durata creati da questo test pericoloso e irresponsabile minacceranno ora i satelliti e altri oggetti spaziali che sono vitali per la sicurezza, gli interessi economici e scientifici di tutte le nazioni per i decenni a venire. Inoltre, aumenterà significativamente il rischio per astronauti e cosmonauti sulla Stazione spaziale internazionale e per altre attività di volo spaziale umano. La sicurezza e la protezione di tutti gli attori che cercano di esplorare e utilizzare lo spazio esterno per scopi pacifici è stata incautamente messa in pericolo da questo test», ha dichiarato il Segretario di Stato Usa Antony Blinken. «Gli eventi del 15 novembre 2021 dimostrano chiaramente che la Russia, nonostante affermi di opporsi all’armamento dello spazio esterno, è disposta – attraverso il suo comportamento sconsiderato e irresponsabile – a metterne a repentaglio la sostenibilità a lungo termine e a metterne in pericolo l’esplorazione e l’uso da parte di tutte le nazioni».
Altrettanto ferma la condanna di Bill Nelson, che come Blinken si è dichiarato «indignato per questa azione irresponsabile e destabilizzante. Con la sua lunga e leggendaria storia di voli spaziali umani, è impensabile che la Russia metta in pericolo non solo gli astronauti partner americani e internazionali sulla Iss, ma anche i propri cosmonauti. Si tratta di azioni sconsiderate e pericolose, che minacciano anche la stazione spaziale cinese e i suoi taikonauti».