«È stata una notizia davvero inaspettata», dice Cecilia Bacchini a Media Inaf. «Non pensavo che la mia tesi potesse ricevere addirittura due premi». Già, perché la sua tesi di dottorato sulla formazione stellare, intitolata Star formation laws and gas turbulence in nearby galaxies, dopo essere stata scelta – lo scorso maggio – dall’International Astronomical Union (Iau) come miglior lavoro del 2020 per la categoria “Interstellar Matter and Local Universe”, si è ora aggiudicata anche il Premio Gratton, istituito per onorare la memoria di Livio Gratton, vicepresidente della Iau, accademico Linceo e professore ordinario di astrofisica alla Sapienza di Roma scomparso nel 1991.
Nata a Parma, laurea in astrofisica e cosmologia, dottorato all’Università di Groningen (Paesi Bassi) e all’Università di Bologna, oggi Bacchini è ricercatrice postdoc all’Inaf di Padova, dove lavora nel gruppo di Bianca Poggianti al progetto Gasp, occupandosi di mezzo interstellare e della formazione stellare nelle galassie in ammassi – in particolare le cosiddette galassie medusa. «Ho saputo di aver vinto il premio a settembre tramite email. Ero ovviamente felicissima», ricorda Bacchini, «e ho subito dato la notizia ai miei supervisori, ai ricercatori che hanno contribuito al lavoro di tesi e alla mia famiglia. Poi sono corsa a prendere lo champagne per festeggiare».
Il premio “Livio Gratton”, giunto alla sua quindicesima edizione, è un premio biennale di cinquemila euro assegnato da una giuria internazionale alla più meritevole tesi di dottorato di ricerca in astronomia o astrofisica realizzata nell’ultimo biennio in un istituto di ricerca italiano. A questa edizione hanno partecipato 23 giovani ricercatori che hanno completato il loro dottorato nel biennio 2019-2020. La giuria era composta da Giuseppina Fabbiano (Center for Astrophysics, Usa), Marcello Fulchignoni (Univ. Paris, Francia) e Licia Verde (Univ. Barcelona, Spagna). A organizzare il premio, l’Associazione Eta Carinae con la collaborazione dell’Associazione tuscolana di astronomia, con il patrocinio del Comune di Frascati e dell’Istituto nazionale di astrofisica e con il contributo della famiglia Gratton.
«È un premio concepito non solo come evento commemorativo», spiega Giampaolo Gratton, «ma anche come contributo alla creazione di istituzioni culturali permanenti volte a connotare e qualificare il territorio dei Castelli Romani. A tale proposito va segnalato che molti dei premiati hanno trovato collocazione in Italia e stanno contribuendo, con nostro grande orgoglio, al successo dell’astronomia italiana nel mondo con una brillante carriera».
La cerimonia di consegna del premio si terrà sabato 15 gennaio, a partire dalle ore 17:00, per la prima volta – causa pandemia da Covid 19 – in modalità online. Andrà in onda in diretta sul canale YouTube e sulla pagina facebook dell’Associazione tuscolana di astronomia e sarà seguita dalla conferenza “C’è un futuro per l’umanità fuori dalla Terra?”, a cura di Amedeo Balbi dell’Università di Roma Tor Vergata.
Qui potete seguire la cerimonia di premiazione su YouTube: