Un sistema planetario “nuovo di zecca” trovato con il metodo dei transiti da Tess, il Transiting Exoplanet Survey Satellite della Nasa. È questo il risultato di uno studio pubblicato di recente sulla rivista Astronomy & Astrophysics, che porta il numero di nuovi mondi scoperti a oggi dal cacciatore di esopianeti a ben 175.
La stella madre del sistema in questione è il 2257esimo Tess Object of Interest individuato dal telescopio targato Nasa, da cui il nome Toi-2257 che gli autori della scoperta – un team di astronomi guidato dall’Università di Berna – hanno dato a questo sole: una nana rossa distante circa 188 anni luce dalla Terra, relativamente vicina in termini astronomici.
Il pianeta, l’unico al momento confermato nel nuovo sistema planetario, è un sub-nettuniano, o mini-Nettuno come vengono anche chiamati: un mondo leggermente più grande della Terra ma più piccolo di Nettuno, con una massa stimata pari a 0.0179 masse gioviane. Segni particolari? L’orbita molto eccentrica.
La lunga durata del suo transito sul disco della stella – evento seguito da Tess prima, da un telescopio della rete Las Cumbres Observatory Global Telescope poi e infine dal telescopio Saint-Ex in Messico, suggerisce infatti che Toi-2257b – questo il nome del pianeta – si muova nello spazio percorrendo un’orbita ellittica con un’elevata eccentricità: e ~ 0,5 (un parametro che può essere considerato la misura di quanto la forma dell’orbita planetaria sia lontana da quella di un cerchio, che ha e =0).
«Abbiamo scoperto che Toi-2257 b non ha un’orbita circolare», spiega Nicole Schanche, ricercatrice post-doc all’Università di Berna e prima autrice della pubblicazione. «In effetti, è il pianeta in transito su una stella nana rossa con l’orbità più eccentrica che si conosca». Un’orbita insolita, dunque, che secondo i ricercatori è spiegabile con la presenza di un pianeta compagno: un gigante gassoso esterno che ne potrebbe perturbare l’orbita. Un pianeta che tuttavia non è stato ancora identificato ma che potrebbe essere scoperto in seguito.
Ma torniamo al nostro sub-nettuniano e in particolare alle sue caratteristiche di abitabilità. Con un periodo di rivoluzione di 35 giorni (un anno su questo pianeta dura dunque poco più di un mese terrestre), Toi-2257b orbita la sua stella ospite a 0.154 unità astronomiche (circa 23 milioni di chilometri): una distanza che permetterebbe l’esistenza di acqua liquida sul pianeta e, dunque, di condizioni favorevoli per l’emergere della vita. Ma c’è una brutta notizia: il raggio di Toi-2257b è oltre due volte quello terrestre. Ciò suggerisce che sia un pianeta gassoso, con un’elevata pressione atmosferica, il che non è favorevole alla vita. A ciò si aggiunge la già menzionata elevata eccentricità orbitale, che riduce ulteriormente le possibilità che esso possa essere abitabile. «In termini di potenziale abitabilità, questa eccentricità non è una buona notizia», spiega infatti Schanche, «Nonostante la temperatura media del pianeta sia confortevole, essa varia da -80 °C a circa 100 °C a seconda della posizione del pianeta lungo la sua orbita, più o meno distante dalla stella».
Ulteriori misure della velocità radiale della stella, concludono i ricercatori, aiuteranno a confermare l’eccentricità del pianeta e a cercare possibili pianeti aggiuntivi non rivelabili con il metodo dei transiti.
Per saperne di più:
- Leggi su Astronomy & Astrophysics l’articolo “TOI-2257 b: A highly eccentric long-period sub-Neptune transiting a nearby M dwarf” di , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , e