Il Consiglio dell’Agenzia spaziale europea, riunitosi a Parigi il 16 e il 17 marzo, a seguito della valutazione della situazione derivante dalla guerra in Ucraina ha riconosciuto all’unanimità che è impossibile continuare l’attività in corso con l’agenzia spaziale russa Roscosmos per la missione ExoMars, incaricando dunque il direttore generale, l’austriaco Josef Aschbacher, di adottare misure appropriate per sospendere le attività di cooperazione. Ha inoltre autorizzato Aschbacher a condurre uno studio industriale accelerato per definire meglio le opzioni disponibili per una via da percorrere per implementare la missione.
“In quanto organizzazione intergovernativa incaricata di sviluppare e attuare programmi spaziali nel pieno rispetto dei valori europei”, si legge sul sito dell’Agenzia, “deploriamo profondamente le vittime umane e le tragiche conseguenze dell’aggressione all’Ucraina. Pur riconoscendo l’impatto sull’esplorazione scientifica dello spazio, l’Esa è pienamente allineata alle sanzioni imposte alla Russia dai suoi Stati membri”.
«L’Inaf apprende con grande rammarico la decisione dell’Esa di sospendere la missione ExoMars in una fase avanzatissima di preparazione prima del lancio che sarebbe dovuto avvenire il prossimo autunno, dopo decine di anni di lavoro da parte delle ricercatrici e ricercatori dell’Inaf e di tanti laboratori europei ed extra-europei», commenta Marco Tavani, presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica. «Se da una parte la scienza europea non può rimanere indifferente di fronte ai tragici fatti in Ucraina, con la massima solidarietà alla popolazione ucraina, dall’altra confidiamo che la missione ExoMars possa riconfigurarsi nell’immediato futuro per continuare un programma scientifico di prim’ordine della nostra comunità».
Inoltre, a seguito della decisione di Roscosmos di ritirare il proprio personale dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guyana francese, l’Esa annuncia che tutte le missioni programmate per il lancio con vettori Soyuz – fra le quali Euclid – sono state anch’esse sospese. Di conseguenza, Aschbacher ha avviato una valutazione sui potenziali servizi di lancio alternativi per queste missioni, Ariane 6 compreso. Quanto alla Stazione spaziale, invece, il programma procede nominalmente. L’obiettivo principale è continuare le operazioni sicure della Iss, compreso il mantenimento della sicurezza dell’equipaggio.
Over the past two days, our Member States discussed the impact of the war in Ukraine on ESA’s space programmes. Together, we took a tough – but necessary – decision to suspend the launch of ExoMars foreseen for September with Roscosmos, and to study options for a way forward. https://t.co/BNVODRDMql
— Josef Aschbacher (@AschbacherJosef) March 17, 2022