Si è aperta ieri la Arduino Week 2022, la settimana organizzata dalla community e dal team di Arduino che riunisce online le persone di tutto il mondo per condividere le loro esperienze e scoprire nuovi progetti da realizzare con la famosa piattaforma open source. Anche quest’anno Inaf parteciperà con una delle attività proposte sul suo sito di didattica innovativa, Play. Il tema scelto è la ricerca dei pianeti extrasolari e l’attività che verrà presentata si chiama “Come scoprire nuovi pianeti con il metodo dei transiti”, pensata e sviluppata da Federico Di Giacomo dell’Inaf di Padova, laureato in astrofisica e cosmologia all’università di Bologna e dal 2015 attivo nell’ambito della didattica e divulgazione delle discipline Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics).
La maggior parte dei pianeti extrasolari a oggi conosciuti sono stati scoperti tramite il metodo dei transiti. Ogni volta che un pianeta si trova nella stessa direzione di vista dell’osservatore e passa davanti alla sua stella, causa una diminuzione periodica della luminosità di quest’ultima. Tramite telescopi da Terra o dallo spazio, è possibile rilevare tale variazione, la cui periodicità è pari al periodo di rotazione dell’esopianeta. Riportando la variazione di luminosità misurata della stella su un grafico in funzione del tempo (la cosiddetta curva di luce), si vedranno avvallamenti periodici nei punti in cui il pianeta le transita davanti, oscurandone una parte del disco. Studiando la periodicità della curva di luce gli astronomi ricavano indicazioni sul periodo di rivoluzione del pianeta, oltre che sulla sua dimensione.
Di Giacomo ha riprodotto con Arduino un modellino di un sistema stellare di questo tipo, con uno o più pianeti (palle di carta) che ruotano attorno a una stella (una lampadina). Un sensore di luce puntato verso la “stella” registra la variazione di luminosità e la mostra in un grafico, in modo tale che l’osservatore si accorge che davanti alla “stella” sta transitando un “pianeta”.
Questo progetto rientra nel campo della robotica educativa, che può essere ricondotta alle scienze dell’educazione che utilizzano le tecnologie informatiche per promuovere l’apprendimento. La robotica educativa (e il coding) permette sia di rendere concreti e manipolabili concetti astratti – lontani dall’esperienza di bambini e ragazzi, aumentando le possibilità di apprendimento – sia di sviluppare il pensiero computazionale e tutte le abilità che sono proprie della ricerca scientifica in ambito Stem.
Quindi, se volete vedere in diretta come gli astronomi vanno a caccia di esopianeti e imparare a realizzare un sistema di questo tipo con la famosa piattaforma open source, non vi resta che unirvi a noi venerdì 25 marzo alle 10:30 sul canale youtube di Play Inaf.
Per saperne di più:
- Leggi su Play Inaf la scheda dell’attività “Come scoprire nuovi pianeti con il metodo dei transiti“
Guarda la diretta della presentazione dell’attività sul canale YouTube di Play Inaf: