La pace, il superamento delle differenze culturali attraverso la scienza, la forza dell’amicizia, la capacità di saper coltivare con determinazione le proprie passioni, sono al centro dell’ultimo album illustrato di Jacques Goldstyn: Le Stelle, tradotto da Silvia Turato, appena pubblicato in Italia da La Nuova Frontiera Junior. Un libro da assaporare pagina dopo pagina grazie a illustrazioni lievi, delicate, a tratti ironiche, che si imprimono bene nella testa e soprattutto nel cuore del lettore.
Siamo a Montréal, nel quartiere multietnico di Mile End, il piccolo Yakov è un ebreo chassidico, con tanto di kippà. Figlio maggiore, deve badare tre sorelline, che accompagna quotidianamente ai giardini pubblici. Yakov non sopporta dover star dietro ai loro stupidi giochi così come non accetta che il padre abbia già predisposto il suo futuro lavorativo nel Gefilte fisch & fils, la drogheria di famiglia, dalla quale si muove per far consegne a domicilio. Preferirebbe di gran lunga trascorrere il suo tempo immerso nei libri di astronomia. Ha un’autentica passione per lo spazio ed è sicuro che in futuro sarà un astronauta, andrà sulla Luna oppure su Marte, su Titano o su Ganimede.
Accade che un giorno, mentre è seduto su una panchina a leggere, qualcosa attiri la sua attenzione. Sono i piedi più belli che abbia mai visto e appartengono alla bambina seduta sulla panchina di fronte. Come lui circondata da fratelli vocianti, Aisha, questo è il suo nome, ha due occhi neri come due asteroidi e sfoglia un libro di astronomia. Viene da lontano e si è trasferita con la famiglia dietro casa di Yakov.
Sboccia all’istante un’amicizia. I due diventano inseparabili, come due stelle gemelle. Vanno alla biblioteca del quartiere e svaligiano gli scaffali dei libri di astronomia, passano ore a parlare di spazio, di stelle, assaporano gelati che ricordano comete, finché i genitori li separano. Un’amicizia così stretta mette in discussione le rigide regole della comunità chassidica e di quella musulmana. Le cose si mettono davvero molto male. I padri litigano a tal punto da costruire un muro che separa le loro abitazioni e Yakov cerca invano l’amica ma non la trova ed è abbattuto, distrutto.
Per fortuna, come in tutte le storie, gli anni passano, i tempi cambiano e… i sogni si avverano. I due bambini, sono diventati giovani, scelta la loro strada, potranno ritrovarsi grazie alla comune passione per l’astronomia, la scienza quindi, che ha il potere di unire, di abbattere le barriere in nome della bellezza e della conoscenza.
Racconta l’autore, geologo di formazione, appassionato di astronomia, che quando illustrava il suo progetto agli editori la risposta più comune ricevuta era quella che storie del genere sono impossibili nella realtà. Una volta letto il libro potremmo pensare il contrario, i bambini, giovani in erba, sono sicuramente più liberi degli adulti, credono nelle loro passioni, le coltivano condividendole e non conoscono quelle differenze che negli adulti fanno ergere muri.
La pubblicazione, apparsa in Canada nel 2019, ha già vinto prestigiosi premi nel paese di origine – premio TD di letteratura canadese per ragazzi nel 2020; libro dell’anno in lingua francese per The Canadian Children’s Book Centre e Communication-Jeneusse (CJ) nel 2020; e in Europa il premio Llibreter miglior album illustrato, in Spagna, nel 2021. Si tratta di una perla da non perdere, se non altro un buon auspicio in tempi bui come quelli nei quali viviamo.