Gli asteroidi classificati come potenzialmente pericolosi (Potentially Hazardous Asteroid o Pha) sono attualmente circa 2.200: rispetto agli oltre 28mila asteroidi near-Earth noti sono circa l’8 per cento. Si tratta di asteroidi che vanno tenuti sotto controllo, perché possono passare a meno di 7,5 milioni di km dalla Terra e hanno un diametro superiore ai 140 metri, un valore che per un near-Earth è già “grande” nel caso avvenisse una collisione.
Alla fine di questo mese, più precisamente il 27 maggio alle 14:26 UT, il Pha (7335) 1989 JA transiterà a circa 4 milioni di km dal nostro pianeta. Non si tratta di una distanza particolarmente ridotta, quindi nessuna conseguenza, ma vale la pena conoscere un po’ meglio questo oggetto. Si tratta di un asteroide scoperto dall’astronoma statunitense Eleanor Francis Helin (1932-2009) dall’osservatorio di Monte Palomar il 1° maggio 1989, un mese prima del raggiungimento della minima distanza dalla Terra, che avvenne il 3 giugno a circa 13 milioni di km di distanza. All’epoca di asteroidi near-Earth se ne conoscevano solo 54: eravamo appena all’inizio del percorso che ci ha portato agli oltre 28mila di oggi.
L’orbita eliocentrica di 1989 JA ha un semiasse maggiore di 1,77 unità astronomiche (au) ed è inclinata di ben 15° sul piano dell’eclittica. Alla minima distanza dal Sole si trova a 0,91 au, mentre alla massima arriva a 2,63 au: per lo più si muove all’esterno dell’orbita terrestre, quindi è un oggetto di tipo Apollo, dall’orbita dell’asteroide capostipite della categoria. Quando si tratta di Pha, oltre all’orbita, una dei parametri fisici più importanti è il diametro: nel nostro caso le osservazioni condotte dal satellite Wise della Nasa nel 2010 ci dicono che 1989 JA ha un diametro di circa 0,9 km. Si tratta di una dimensione importante per un asteroide near-Earth: nel caso di collisione con la Terra gli effetti sarebbero devastanti e si farebbero sentire su scala globale. Per fortuna, la distanza minima fra l’orbita della Terra e di 1989 JA non può mai scendere sotto i 3,4 milioni di km e non rappresenta un problema, almeno per i prossimi secoli. Altra caratteristica molto interessante di 1989 JA è che si tratta di un asteroide con un periodo di rotazione molto breve, solo 2,6 ore: questo valore è molto vicino al limite della spin-barrier di circa 2,2 ore ed è possibile che l’asteroide si sia frammentato, ossia che si tratti di un sistema binario. In questo momento da Goldstone sono in corso osservazioni radar per studiare meglio questo interessante Pha.
L’asteroide è già osservabile in cielo in questi giorni, al momento ha una magnitudine apparente di circa +12, quindi alla portata anche di piccoli telescopi amatoriali a puntamento computerizzato. Purtroppo però l’inclinazione dell’orbita lo renderà rapidamente inosservabile alle nostre latitudini, rendendolo un oggetto facile per gli osservatori dell’emisfero sud.
La sera del 25 maggio sarà l’ultima occasione per riprendere l’asteroide in prima serata a un’altezza sull’orizzonte che arriverà al massimo a 18° alle 22 ora locale italiana. In questo istante l’asteroide si troverà alle coordinate equatoriali Ra = 13h 01m 58s Dec = -27° 28′ 27″ (J2000), punto che cade nella costellazione dell’Idra, al di sotto di quella del Corvo. La Luna non sarà presente in cielo e non disturberà le osservazioni. Se avete il desiderio di vedere un Pha importante con i vostri occhi, questa è l’occasione giusta per voi!