Il Falcon 9 di SpaceX con a bordo la prima sonda spaziale lunare della Corea del Sud – il Korea Pathfinder Lunar Orbiter, noto anche come Danuri – è decollato da Cape Canaveral, negli Stati Uniti, giovedì 4 agosto alle 19:08 (ora della Florida), aprendo un nuovo capitolo nel programma spaziale del paese.
Il lancio, inizialmente previsto per mercoledì, è stato posticipato a causa di un problema di manutenzione del razzo. Danuri è la prima missione spaziale della Corea del Sud oltre l’orbita terrestre. Obiettivo della missione è misurare i terreni, le forze magnetiche, i raggi gamma e altri dettagli della superficie lunare utilizzando sei strumenti di bordo. La missione durerà un anno a partire dalla fine di dicembre, dopo un viaggio nell’orbita lunare di quattro mesi e mezzo. Danuri identificherà anche potenziali siti di atterraggio per future missioni lunari.
La Nasa è stata profondamente coinvolta nella missione sudcoreana assieme a Kari, il Korea Aerospace Research Institute, con cui ha stretto un accordo per lavorare insieme fin dal dicembre 2016. L’agenzia spaziale americana ha collaborato alle varie fasi di progettazione delle missioni e fornirà l’accesso alle antenne del Deep Space Network – una rete internazionale di radiotelescopi che svolge attività di supporto alle missioni interplanetarie e di esplorazione del sistema solare e dell’universo nei campi dell’astronomia radio e radar – per tracciare il veicolo spaziale.
Mick Miners was herding sheep in Australia when he stumbled upon a pointy black object that looked more than nine feet tall. It was space debris, believed to be part of a trunk segment from a SpaceX spacecraft. https://t.co/SO1i9NIfaU
— The New York Times (@nytimes) August 5, 2022
Sempre parlando di SpaceX, cogliamo l’occasione per segnalare che in Australia, nel New South Wales, un agricoltore ha trovato conficcato nel suo terreno un grande oggetto nero verosimilmente proveniente dallo spazio. Come riportato sul New York Times, l’agenzia spaziale statunitense ha dichiarato che SpaceX ha confermato che si tratta probabilmente di un pezzo del Dragon utilizzato durante il ritorno della missione Crew-1 dalla Stazione spaziale internazionale, staccatosi nel maggio del 2021 e piombato al suolo più di un anno dopo, attorno all’8 luglio scorso.
Nelle vicinanze sono stati rinvenuti altri due pezzi, e l’Agenzia spaziale australiana ha chiesto a chiunque si imbattesse in ulteriori oggetti di contattare una hotline dedicata ai detriti istituita da SpaceX.
Certo è che “scoperte” di questo tipo potrebbero diventare più comuni, soprattutto perché il numero di razzi inviati nello spazio è aumentato enormemente negli ultimi anni.
Guarda sul canale di SpaceX il lancio del Kplo: