Vortici dinamici, picchi increspati e morbide strutture, ecco cosa hanno rivelano le nuove animazioni tridimensionali delle altezze relative delle nubi di Giove. I risultati sono stati presentati lo scorso 21 settembre all’Europlanet Science Congress (Epsc) 2022 a Granada da Gerald Eichstädt, matematico e sviluppatore di software tedesco in collaborazione con Glenn Orton del Jet Propulsion Laboratory, California Institute of Technology a Pasadena, e Candice Hansen-Koharcheck del Planetary Science Institute di Tucson.
L’animazione utilizza i dati di JunoCam, la fotocamera/telescopio a luce visibile a bordo della navicella spaziale Juno della Nasa, in orbita attorno a Giove dal 2016 e inizialmente utilizzata per aumentare il coinvolgimento del pubblico sull’esplorazione del pianeta gassoso e delle sue lune. La pubblicazione di immagini grezze (file raw), messe a disposizione in una galleria online, ha creato un team mondiale di “scienziati cittadini” che lavora in collaborazione con astronomi professionisti, dimostrando che questa fotocamera non solo è in grado di fornire splendide riprese di Giove ma anche di rilevare preziose informazioni scientifiche.
«La missione Juno ci offre l’opportunità di osservare Giove in un modo che è essenzialmente inaccessibile alle osservazioni telescopiche da terra. Possiamo osservare le stesse caratteristiche di una nube da angolazioni molto diverse in pochi minuti», spiega Eichstätd. «Questo ha aperto una nuova opportunità per ricavare modelli 3D di altitudine delle cime delle nubi di Giove. Le immagini delle meravigliose, caotiche tempeste su Giove sembrano prendere vita, mostrando nuvole che si innalzano a diverse altitudini».
Utilizzando i diversi modi in cui la luce solare viene riflessa e diffusa dalle nuvole, il team è riuscito a individuare l’altitudine delle cime delle nubi osservate: l’illuminazione solare è più intensa per le nuvole nell’alta atmosfera, mentre più in profondità la luce viene assorbita, in particolare dal metano, prima di essere dispersa dalle cime delle nuvole in direzione dell’occhio di JunoCam. Comprendere le altezze relative di queste cime frastagliate, all’interno dei vortici di Giove, potrebbe aiutare gli scienziati a svelare più in dettaglio gli elementi che le costituiscono.
«Dai modelli teorici ci si aspetta che le nuvole siano composte da diverse specie chimiche, ammoniaca, idrosolfuro di ammonio e ghiaccio d’acqua, rispettivamente dall’alto verso il basso», dice Eichstädt. «Una volta calibrati i nostri dati, grazie ad altre misurazioni delle stesse cime delle nuvole, testeremo e perfezioneremo le previsioni teoriche e avremo un quadro 3D migliore della composizione chimica».
Guarda l’animazione basata sui dati raccolti da JunoCam:
Per saperne di più:
- Leggi l’abstract presentato allo Europlanet Science Congress “Long-Baseline Observations with JunoCam” di Gerald Eichstädt, Glenn Orton e Candice Hansen-Koharcheck.