Forte dei recenti successi editoriali dai nomi evocativi di Nuvolario. Atlante delle nuvole (2020) e di Ondario. I movimenti del mare (2022), la casa editrice Nomos, approdata al libro per ragazzi da un’esperienza ultra ventennale nel campo del libro di arte, ci regala Cometario. Catalogo delle Grandi Comete: un album illustrato pensato per i ragazzi e per i curiosi di ogni età; una proposta che si rivolge a chi ha tra i tredici e novantanove anni, come spesso si legge nei risvolti di copertina.
Il libro è il frutto del lavoro della coppia che ha firmato gli altri: Sarah Zambello, autrice dei testi, e Susy Zanella, talentuosa illustratrice di libri divulgativi per bambini, che si sono avvalse della revisione scientifica di Mauro Gargano, responsabile del Museo degli strumenti astronomici dell’Osservatorio di Capodimonte dell’Inaf, e della collaborazione della stessa istituzione. Una cooperazione di carattere storico, scientifico e artistico molto riuscita nell’offrire al lettore uno strumento di conoscenza e al tempo stesso di godimento estetico di un oggetto celeste fuggevole, che da sempre ha colpito e affascinato l’immaginario umano.
Che cos’è una cometa? Cosa si nasconde dietro la sua denominazione? Da dove arriva? E dove è diretta? Questi e tanti altri interrogativi trovano risposte chiare e costituiscono la premessa di un appassionante viaggio cronologico alla scoperta delle Grandi Comete, una particolare categoria di corpi celesti nella quale, come chiarisce il libro, si combinano diverse proprietà: il nucleo attivo di grandi dimensioni, il perielio vicino al Sole, l’orbita prossima alla Terra, oltre che buone possibilità di osservabilità.
L’esplorazione parte da una cometa scoperta dagli astronomi cinesi nel 1471, la C1471/Y1, e osservata anche da quelli europei – come Paolo dal Pozzo Toscanelli e Regiomontano, studiosi di questo evento naturale apparso alla vigilia del Natale – per proseguire in un viaggio nel tempo che, giungendo fino ai nostri giorni, viene proposto attraverso una pluralità di piani di lettura. Se da una parte seguire la cronologia delle Grandi Comete ci consente di ripercorrere i passaggi salienti delle tecnologie osservative e di soffermarsi quindi sulle relazioni tra l’uomo e il cielo – la cometa S1618/WI fu la prima ad essere osservata con il telescopio, mentre la cometa Donati fu immortalata dagli scatti fotografici di William Usherwood, un ritrattista inglese – dall’altra, le raffinate illustrazioni del libro ci immergono in rimandi visivi che reinterpretano, arricchendola, l’iconografia scientifica ed artistica al tempo della scoperta di questi straordinari oggetti celesti. Fonte di ispirazione per gli artisti, le comete più famose sono state riprodotte persino in minuscoli francobolli.
Concludendo, siamo di fronte ad una proposta editoriale che riesce a tenere insieme scienza e immaginario scientifico e soprattutto a trasmettere quel senso di meraviglia di fronte ai fenomeni naturali che spesso perdiamo, distratti da una massa di informazioni che pervade la nostra quotidianità.