Si è conclusa a Parigi la riunione del Consiglio a livello ministeriale dell’Agenzia spaziale europea (Esa), Cm22, nella quale l’Agenzia ha deciso di rafforzare la posizione europea in campo internazionale per raggiungere la competitività e l’indipendenza nello spazio.
I Consigli ministeriali dell’Esa sono appuntamenti triennali nei quali si decidono le attività e gli stanziamenti finanziari per i programmi obbligatori e opzionali dei prossimi tre anni dell’Esa. Il nostro Paese è il terzo contributore dell’Esa, appena dopo la Francia e primo contributore per i programmi opzionali.
La delegazione italiana è stata guidata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) Adolfo Urso, appena delegato dal Consiglio dei ministri al coordinamento delle politiche dello spazio e dell’aerospazio, accompagnato dall’ambasciatore Luca Sabbatucci, rappresentante permanente d’Italia presso le organizzazioni internazionali a Parigi e dal presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Giorgio Saccoccia.
«La ministeriale Esa si è conclusa dopo due giorni di intensi lavori e anche di consultazioni bilaterali con i principali partner, per la definizione degli investimenti sui programmi in essere e su quelli futuri. Possiamo dirci, in conclusione, soddisfatti perché abbiamo tutelato gli interessi della ricerca, dell’innovazione e dell’intera filiera industriale fatta sia di grandi imprese, player mondiali, ma anche, e ne siamo consapevoli e orgogliosi, delle nostre Pmi, particolarmente innovative. Siamo inoltre fiduciosi che, anche sulla base della dichiarazione congiunta firmata ieri con i miei omologhi di Francia e Germania e dei colloqui con diversi ministri europei, nostri significativi partner, tra i quali questa mattina il ministro Le Maire, si è imboccata la strada giusta per costruire il futuro dello spazio in Europa, nel quale l’Italia avrà un ruolo da protagonista», ha dichiarato il ministro Urso.
Nei due giorni di lavoro la delegazione italiana ha lavorato sui principali dossier che l’Esa ha proposto in questo round di negoziati in particolare sulla ripresa del programma di esplorazione marziana, a guida italiana, ExoMars, che permetterà all’Europa di atterrare su Marte dopo lo stop forzato dovuto alla aggressione all’Ucraina e alla conseguente interruzione dei rapporti con la Russia su questa missione.
L’Italia ha inoltre sottoscritto l’avvio di un nuovo programma, Moonlight, mirato allo sviluppo di un sistema di telecomunicazioni e navigazione lunari con i servizi associati, come nuovo contributo europeo al programma Artemis della Nasa, su cui si è registrata una forte convergenza con Regno Unito.
Capitolo significativo è anche il Trasporto spaziale, settore nel quale si è confermata la sottoscrizione dedicata al programma Vega, che supporta sia attività di miglioramento dell’attuale versione Vega C, che la continuazione dello sviluppo di Vega E fino al completamento e che rappresenta una quota sostanziale del contributo ai programmi Esa per i prossimi anni. Allo stesso tempo, vengono gettate le basi di un importante contributo italiano ai lanciatori riutilizzabili del futuro.
Nel settore dell’Osservazione della Terra, un campo nel quale l’Italia ha un peso importantissimo a livello nazionale, europeo e internazionale, è stato sottoscritto tra gli altri il programma Future EO, che prepara alle prossime missioni e sviluppa i nuovi strumenti tecnologici di osservazione europei.
È stato definito il bilancio economico di questa tornata ministeriale che ha portato ad un contributo totale complessivo di 16,9 miliardi di euro. L’impegno del nostro Paese è superiore ai tre miliardi di euro sui prossimi cinque anni, con un incremento superiore al 20 per cento rispetto alla precedente ministeriale del 2019. Tale ammontare rappresenta circa 18,2 per cento del contributo globale dei 22 stati membri ed assesta il posizionamento dell’Italia al terzo posto rafforzato dopo Germania e Francia.
«La strategia di investimento adottata dall’Italia in questa ministeriale è stata orientata ad un consolidamento del posizionamento complessivo nazionale in Europa e a un incremento delle opportunità per l’Italia per competere nei settori a forte crescita dello spazio, quali, tra l’altro, l’Osservazione della Terra, l’Esplorazione umana e robotica, il Trasporto spaziale», afferma Giorgio Saccoccia, presidente dell’Agenzia spaziale italiana.
Sono stati anche presentati i nuovi componenti del corpo degli astronauti della Esa. La Classe 2022 sarà composta da 5 astronauti effettivi e da 12 componenti di riserva. Tra questi per l’Italia, Anthea Comellini, bresciana e ingegnere aerospaziale, e Andrea Patassa, spoletino e capitano dell’Aeronautica militare. Il gruppo si affiancherà a quelli già in servizio in Esa che vede tra i componenti gli italiani, Samantha Cristoforetti, Luca Parmitano e Roberto Vittori, punte di diamante del nostro sistema spaziale che hanno già partecipato a numerose missioni sulla Stazione spaziale internazionale (Iss).
A completamento del successo della ministeriale, all’Italia è stato garantito un volo sul Lunar Gateway per un astronauta italiano della classe 2009.
Fonte: comunicato stampa Asi
Il commento del presidente dell’Asi Giorgio Saccoccia: