Guido Horn D’Arturo e uno specchio a tasselli. Crediti: Unibo
Quando rompere uno specchio è un’idea geniale, recita il sottotitolo di “Frammenti di cielo”, conferenza scientifica di Enrico Cascone in programma la sera di venerdì 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, all’Osservatorio astronomico di Capodimonte dell’Inaf, a Napoli. Protagonista dell’incontro sarà l’astronomo ebreo triestino Guido Horn d’Arturo, che prima di essere colpito dalle leggi razziali aveva inventato e costruito il primo telescopio a tasselli. Una tecnologia rivoluzionaria, oggi impiegata per la realizzazione dei maggiori telescopi spaziali e terrestri, primi fra tutti il James Webb Space Telescope e l’Extremely Large Telescope.
«Guido Horn D’Arturo e George Ellery Hale, negli anni Trenta del secolo scorso, affrontarono la sfida tecnologica della costruzione di grandi specchi per l’astronomia seguendo strade diametralmente opposte. Nonostante la tempesta delle leggi razziali che si abbatté su Horn D’Arturo nel ’38», ricorda Cascone a Media Inaf, «è la sua idea quella che l’evoluzione tecnologica ha dichiarato vincente, premiando l’intelligenza e l’intuito dove altri vedevano una “razza inferiore”».
La conferenza avrà inizio alle 20:30 ed è aperta al pubblico, con ingresso gratuito su prenotazione. A conclusione della serata, meteo permettendo, osservazioni astronomiche del cielo con l’Unione astrofili napoletani.