Succhi di frutta coloratissimi, sciroppi decorati, frullati a più strati, caffè vorticosi, tè freddi guarniti in ogni modo. Tutti rigorosamente senza alcol. Sono le bevande preparate nell’ambito della #SpaceJuice competition, il contest indetto dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) per celebrare il lancio della missione Jupiter Icy moons Explorer (Juice).
Lanciato il 2 gennaio scorso a suon di hashtag #SpaceJuice, il concorso chiedeva di creare un mocktail – termine che nasce dalla contrazione delle due parole inglesi mock (finto) e cocktail (mix di bevande), con cui ci si riferisce a un cocktail analcolico – prendendo spunto dalla missione Juice di esplorazione di Giove e delle sue tre grandi lune – Ganimede, Europa e Callisto – il cui lancio, a bordo di un razzo Arianne 5, è programmato per il 13 aprile prossimo dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guyana Francese.
I vortici dell’atmosfera gioviana, la struttura stratificata delle sue lune ghiacciate, le impegnative operazioni necessarie per raggiungere il sistema di Giove. E ancora: gli obiettivi scientifici, la navicella, il lancio e il viaggio nello spazio. Tutto poteva essere di ispirazione per stuzzicare la fantasia nella creazione di uno SpaceJuice.
La partecipazione al contest, che si è conclusa il 31 gennaio scorso, è stata un successo: le proposte giunte da tutta Europa al gruppo di lavoro designato per valutare le creazioni – composto da esperti della missione Juice, redattori specializzati, social media manager del dipartimento di comunicazione dell’Esa e ospiti esperti – sono state ben 70, tutte corredate da ricette e video che documentano la realizzazione dei drink e le straordinarie doti creative dei partecipanti, come nel caso della realizzazione di un set di sottobicchieri all’uncinetto ispirati alle lune gioviane o le decorazioni, anche in questo caso ricamate a mano, che riproducono la forma del veicolo spaziale stesso.
Juice è la prima missione di classe Large del programma Cosmic Vision dell’Esa. Dopo il lancio la navicella inizierà un viaggio di otto anni verso Giove, che raggiungerà anche grazie all’effetto fionda gravitazionale della Terra e di Venere. Una volta a destinazione, il veicolo effettuerà osservazioni dettagliate del gigante gassoso e delle sue tre grandi lune, caratterizzandole sia come oggetti planetari che come possibili habitat in grado di ospitare eventuali forme di vita, cercando al loro interno la presenza degli ingredienti necessari per sostenerla: acqua, elementi chimici essenziali ed energia.
«Ciò che si è distinto è il modo in cui tutti i partecipanti hanno abilmente collegato i loro ingredienti ai temi della missione per creare così tante ricette di bevande diverse», dice Olivier Witasse, responsabile scientifico della missione. «Con i loro oceani sepolti e l’allettante potenziale di vita, le lune ghiacciate di Giove – Ganimede, Europa e Callisto – sono chiaramente al centro di molte ricette. Queste lune, tra gli obiettivi della nostra missione, simboleggiano il desiderio umano di capire se la vita possa essere mai esistita altrove nel Sistema solare».
Nell’ambito del constest, ogni aspetto della missione è servito ai partecipanti da ispirazione: la struttura interna delle lune, ricreata con strati di frutta congelata, ghiaccio e yogurt nei drink di Eleni.Kt, oyshorjo5 e anthonyguimpier; Giove e la sua atmosfera torbida e mutevole, il leitmotiv di bevande che cambiano colore per creare speciali effetti di presentazione, come nei mocktail di robertaalfieri, the cosmosphere, space mog e saskia seemann. Persino la località in cui si trova lo spazioporto dal quale verrà lanciata la missione, la Guyana francese, è stata fonte di ispirazione per Andreas Gähwiller.
«Anche la posizione tropicale dello spazioporto europeo nella Guyana francese, da dove Juice verrà lanciata a bordo di un razzo Ariane 5 ad aprile, è stata ben espressa negli ingredienti e nei sapori delle bevande» sottolinea l’ingegnere della missione Manuela Baroni, attualmente allo spazioporto per preparare la navicella spaziale al lancio. «Ho molto apprezzato l’ingegnoso uso del pepe di cayenna in una ricetta per rappresentare Cayenne (la capitale della Guyana francese) e il duro lavoro del team di lancio e degli ingegneri dello spazioporto europeo».
Dopo aver valutato tutti i drink sulla base dell’attinenza della ricetta ai temi della missione, ma anche sulla base del loro aspetto, i giudici hanno ottenuto una rosa di candidati che è passata alla fase successiva: la prova del gusto. La facilità di reperimento degli ingredienti e la semplicità di preparazione hanno contribuito a stilare una top ten e decidere il vincitore del contest: il mocktail di Margherita Gagnoni, che per la sua creazione è stata ispirata dalla luna gioviana Europa.
Classe ’99, nata a Segrate, durante gli anni del liceo linguistico ha maturato un profondo interesse verso lo studio della biologia, della natura e dello spazio. Attualmente studia a Bologna, dove sta frequentando il primo anno della Magistrale in Biodiversità ed Evoluzione. Musica, canto e chitarra accompagnano la sua vita fin da bambina, ma il suo sogno nel cassetto è di lavorare nel campo dell’astrobiologia, la sua più grande passione.
«Per la creazione del mocktail mi sono ispirata alla struttura interna di Europa» spiega a Media Inaf Gagnoni. «Ho usato ingredienti dal sapore tropicale come il cocco e la cannella e altri ingredienti, come il succo di mela e il ginger ale, più tipici dell’Europa. Per ricreare lo strato di oceano sotto la superficie di Europa ho aggiunto l’alga Spirulina blu, a significare la speranza di trovare un ambiente favorevole alla vita. La polvere luccicante rappresenta la sua attività geologica. La superficie ghiacciata è stata ottenuta con un top di ghiaccio tritato e cannella in polvere, mentre lo zucchero candito sul fondo mima lo strato roccioso. Per la decorazione, ho scelto di usare dei bastoncini di legno con l’anice stellato in cima. Guardando le fotografie ci si accorge che l’ombra proiettata sembra una spiaggia tropicale con le palme».
«Per la mia passione, seguo da tempo sui social delle pagine che trattano di astrobiologia. In una di queste pagine, ho visto che era stato pubblicato dall’Esa questo contest e ho deciso di partecipare» continua Gagnoni. «Ho pensato fosse una bella occasione per potermi mettere in gioco e il pensiero di poter vincere la possibilità di assistere al lancio della missione Juice e partecipare all’evento, mi ha spronata a fare del mio meglio. L’idea di visitare un centro di controllo, di conoscere le persone che ci lavorano e di provare l’emozione che precede un lancio, mi ha da subito affascinata. La strategia che ho applicato per la progettazione del mio mocktail è stata quella di utilizzare tutti ingredienti con un preciso significato, che fossero facilmente reperibili, e che la preparazione del mocktail fosse replicabile con facilità per un numero elevato di persone. Sono felice che i giudici abbiano capito e apprezzato la mia proposta».
I giudici sono rimasti estremamente colpiti anche da altre due creazioni, che si sono aggiudicate rispettivamente il secondo e terzo posto: la bevanda di Saskia Seemann – una combinazione semplice ma estremamente sorprendente di sciroppo di lavanda, tonico, ghiaccio tritato e una guarnizione di zucchero filato che, secondo la giuria, ha catturato lo spirito della missione di Juice di esplorare gli oceani delle lune ghiacciate e Giove in un unico drink – e il mocktail di Barbara Grandeclaude, che con le sue amiche ha riprodotto con estro il viaggio di Juice verso Giove.
Una menzione speciale, sottolinea l’Esa, va alla creazione di Eleni Koutsiona, che nel suo frullato ha usato quantità di frutta in un rapporto 1:2:4 per rappresentare il legame di risonanza orbitale delle lune Ganimede, Europa e Io, e al drink – frutto di un progetto familiare – presentato da Daniela Homolka, corredato di disegni a mano dei piccoli Elfie (7 anni) e Trudi (11 anni).
Oltre ai componenti del progetto Juice e del team di comunicazione, tra le persone chiamate da Esa a stilare la rosa dei vincitori c’era anche Alfredo Carpineti, astrofisico, divulgatore scientifico e appassionato di “cocktail cosmici” e mocktail. «Sono rimasto molto colpito dal modo in cui tutti hanno trovato modi così creativi e deliziosi per rappresentare la missione Juice di Esa. Dovrebbero sentirsi tutti molto orgogliosi», dice Carpineti. «Non vedo l’ora di bere il cocktail analcolico di Margherita tra qualche settimana, quando vedremo questa incredibile astronave iniziare il suo viaggio verso Giove».
Il giorno del lancio, la vincitrice parteciperà all’esclusivo evento Space Juice Happy Hour organizzato presso il Centro europeo per le operazioni spaziali dell’Esa (Esoc) a Darmstadt, in Germania, da dove saranno gestite le operazioni di volo della missione Juice. Da lì, oltre a gustare la bevanda, Gagnoni potrà seguire il lancio della missione.
La top ten completa, che comprende il primo classificato, otto secondi classificati e il terzo classificato la vedete qui in basso.