I planetari italiani si ritrovano anche quest’anno per il loro tradizionale meeting, che si terrà da venerdì 14 a domenica 16 aprile al Planetario di Ravenna. Il convegno è l’occasione più importante di incontro e di confronto non solo per gli operatori degli oltre 120 planetari italiani, ma anche per chi si occupa di didattica e divulgazione scientifica, per gli astrofili, gli insegnanti o per i semplici appassionati delle scienze del cielo. È anche l’occasione per vedere le ultime innovazioni tecnologiche in questo campo, presentate dalle più importanti ditte mondiali del settore.
Il meeting è organizzato dall’Associazione dei planetari italiani (PlanIt) e, come accade ormai da diversi anni, sarà preceduto da un workshop che si terrà il pomeriggio del venerdì. L’incontro di quest’anno, in programma venerdì 14 dalle 14.00 alle 18.30, è dedicato a “Divulgazione scientifica e gestione del pubblico” e vedrà due relatori d’eccezione: Luca Perri, astrofisico e divulgatore scientifico, che si confronterà con il pubblico su “Lo smarting up ci salverà dal dumbing down: si può essere chiari parlando di cose incomprensibili?”, mentre Graziano Garavini, attore e formatore, terrà un laboratorio su “Spontaneità, narrazione creativa, gioco e rapporto con il pubblico”. Il workshop non è incluso nella quota di iscrizione al meeting e richiede un’iscrizione separata e indipendente (il costo di partecipazione al workshop di 4 ore è di 40 euro per i soci di PlanIt, 80 euro per i non-soci).
Al sabato invece si alterneranno gli interventi dei soci, tra spunti di attualità e divulgazione. Tra essi segnaliamo “Utilizzare l’intelligenza artificiale per produrre contenuti per planetari” di Dario Tiveron, presidente di PlanIt, “Trenta giorni per produrre uno spettacolo fulldome” di Michelangelo Rocchetti (Planetario del Balì), “Parlare di astrofisica alla radio (oggi)” di Luca Nobili, del Planetario di Padova. Ma con attenzione anche alla “contaminazione” tra scienza e altre discipline, grazie all’intervento di Nino Ragusi su “Astronomia e arte” e dell’artista Elisabeth Veermer su “Indossare l’universo”. Gli interventi proseguono poi la domenica mattina con un occhio particolare sulle diverse modalità di collaborazione tra planetari e non solo. Giorgio Bianciardi, vicepresidente Uai, parlerà quindi di “Unione astrofili italiani, divulgazione astronomica e ricerca”, mentre Laura Bertollo presenterà i corsi della scuola estiva di astronomia che, in collaborazione proprio con l’Uai, si tengono al Centro don Paolo Chiavacci di Pieve del Grappa. Simonetta Ercoli, di Perugia, sottolineerà invece i rapporti di cooperazione non solo con l’Uai ma anche con l’Ips, cioè l’International Planetarium Society, il massimo organismo di coordinamento dei planetari di tutto il mondo. I lavori si concluderanno nella tarda mattinata di domenica con l’assemblea dei soci.
Il meeting dei Planetari italiani è comunque aperto a chiunque sia interessato a questi temi, non soltanto ai soci di PlanIt. Per saperne di più: