Che si esplori una nuova città o si faccia un’escursione lungo un sentiero panoramico, catturare l’attimo con uno scatto veloce è diventato ormai parte integrante del viaggio. Un modo per documentare le proprie avventure.
Lo ha fatto anche la navicella Juice (Jupiter Icy Moons Explorer) dell’Esa, che pochi minuti dopo il lancio dallo spazioporto europeo di Kourou, avvenuto il 14 aprile scorso, lungo il suo viaggio verso Giove e le sue lune ghiacciate ci ha mandato i suoi, di selfie: le prime immagini inviate dalla navicella dallo spazio, alcune delle quali mostrano sullo sfondo una vista mozzafiato della Terra.
«Abbiamo ricevuto i primi selfie spaziali di Juice dalle due telecamere di monitoraggio», ha twittato l’Esa nell’account ufficiale della missione Esa’s Juice mission.
We've got our first space #selfie images back from #ESAJuice from the two monitoring cameras! 🤩
1⃣ Leaving Earth
2⃣ Goodbye, goodbye
3⃣ Solar array deployed
4⃣ RIME antenna (stowed)More details for each image 👉 https://t.co/wq4WeqCI0K
3⃣ as gif 👉 https://t.co/oWM8oiS2N2 pic.twitter.com/3TYJutCKoI
— ESA's Juice mission (@ESA_JUICE) April 15, 2023
Una delle immagini è quella riportata in alto, in questa pagina: scattata alle 14 e 22 ora italiana del 14 aprile, circa otto minuti dopo la partenza di Juice, mostra uno scorcio del nostro pianeta con nuvole irregolari sopra la superficie terrestre e il mare. Il Golfo di Aden, una vasta insenatura lunga 800 chilometri situata tra la costa meridionale dell’Arabia e la penisola somala, è ciò che si vede invece in un’altra delle immagini inviata dalla sonda, scattata quando di minuti dal lancio ne erano passati circa trenta.
Le istantanee, cinque in totale, sono state ottenute dalle due telecamere di monitoraggio situate sul “corpo” del veicolo spaziale, utilizzate in questa fase di crociera per controllare l’avvenuto dispiegamento delle “ali” di Juice (dieci pannelli solari di 2.5 per 3.5 metri che assicureranno al veicolo spaziale l’energia necessaria per il suo funzionamento), l’apertura di tutte le sue antenne e dei bracci su cui sono posizionati i dieci strumenti che studieranno l’ambiente di Giove e il sottosuolo delle lune ghiacciate.
La prima telecamera, la Juice monitoring camera 1 (Jmc1), si trova sulla parte anteriore del veicolo spaziale e guarda diagonalmente verso l’alto: nel suo campo visivo ricadono una parte di uno dei pannelli solari di Juice e, quando saranno dispiegate, le sue antenne. È questa la telecamera che ha catturato le due immagini che confermano l’avvenuta apertura dei pannelli solari, una fase fondamentale per il successo della missione.
La seconda telecamera, la Juice monitoring camera 2 (Jmc2), è posizionata sulla parte posteriore del veicolo spaziale. Il suo scopo è di monitorare il dispiegamento dell’antenna lunga 16 metri del Radar for Icy Moons Exploration (Rime), lo strumento che sonderà la struttura del sottosuolo delle grandi lune di Giove; insieme alla fotocamera Janus, allo strumento di radio scienza 3Gm e allo spettrometro Majis, uno dei quattro strumenti scientifici alla cui realizzazione ha contribuito l’Italia. E sono proprio le antenne dello strumento Rime nella loro conformazione ancora ripiegata a essere visibili nella prima immagine ottenuta dalla Juice monitoring camera 2 di Juice, scattata alle 14 e 19, cinque minuti dopo il lancio. Le antenne dello strumento Rime, insieme ad altre antenne di Juice, saranno dispiegate nelle prossime settimane.
Il viaggio di Juice verso Giove e le sue lune ghiacciate Ganimede, Europa e Callisto è solo all’inizio. La navicella raggiungerà il pianeta dopo una crociera lunga otto anni che prevede il sorvolo della Terra, del sistema Terra-Luna e di Venere. Durante questi fly-by le telecamere di monitoraggio saranno attive. Dunque, teniamoci pronti per altri spettacolari selfie.