Il 4 maggio è il giorno della celebrazione della famosissima saga di fantascienza, ambientata tanto tempo fa in una galassia lontana lontana. Possiamo perciò chiederci se, nell’universo conosciuto, esiste, tra quelle visibili in questo mese, una galassia che possa assomigliare a quella dove sono ambientate le storie di Guerre stellari.
Alzando gli occhi al cielo spicca ben visibile la costellazione dell’Orsa Maggiore, meglio conosciuta come asterismo del Grande Carro. Le sue sette stelle sono conosciute dalla maggior parte degli osservatori occasionali del cielo, e in primavera è ben alta e visibile quasi allo zenith. Meno conosciuto è il fatto che in questa costellazione ci sono almeno tre gruppi di galassie: Il primo, un ammasso vero e proprio, è l’ammasso di galassie dell’Orsa Maggiore, distante circa 60 milioni di anni luce. Il secondo è il gruppo di M101, e il terzo è il gruppo di M81.
M101, chiamata anche galassia Girandola, è visibile con un binocolo ed è una bellissima galassia che mostra tutta la sua stupenda struttura a spirale che ne giustifica pienamente il nome. M81 è un’altra bella galassia a spirale visibile anch’essa con un binocolo. Vicino ad essa c’è M82, la galassia Sigaro. Dalla caratteristica forma, è una galassia irregolare che dista da M81 solo 300mila anni luce. Le due galassie sono legate gravitazionalmente e in particolare M82 è deformata dalle forze mareali della galassia più grande. Anche la galassia Sigaro è visibile con un binocolo, e con un piccolo telescopio è possibile intuire l’irregolarità della sua conformazione.
Sia M101 che M81 possono essere ottimi candidati per l’appellativo di galassia dell’universo di Star Wars. Le mappe create dai fan e che si possono trovare in internet possono fornire degli indizi per scoprire quale delle due è quella giusta.
Abbandoniamo l’Orsa Maggiore e le galassie di Guerre Stellari e concentriamoci con lo sguardo verso l’orizzonte sud. In questo mese le due costellazioni che saltano subito all’occhio sono il Boote, la cui stella Arturo si può trovare prolungando l’arco formato dalle tre stelle del timone del Grande carro, e la Corona Boreale – quest’ultima bellissima piccola costellazione con la sua stella centrale chiamata Alphecca, gemma o perla della corona. Le costellazioni del Leone e della Vergine, con il suo ammasso di galassie, ci delizieranno ancora per qualche tempo, specialmente all’inizio dell’imbrunire mentre con l’avanzare della notte anche Ercole sarà oramai alto sull’orizzonte seguito verso est dalle costellazioni tipicamente estive come il Cigno e la Lira.
Venere continua a essere splendidamente visibile al tramonto e per la prima parte della notte. aumenterà la sua luminosità con il passare dei giorni, cambiano la sua fase e il suo diametro apparente. Marte sarà anch’esso visibile per la prima parte della notte, tra la costellazione dei Gemelli e quella del Cancro, rossastro come sempre.
La Luna sarà piena il 5 maggio, all’ultimo quarto il 12 del mese, luna nuova il 19 maggio e al primo quarto il 27.
Il 17 maggio sarà la volta di Giove. L’avvicinamento del pianeta alla Luna avverrà di giorno, a partire dalle 15:45 in poi. Per cui sarà praticamente impossibile osservarlo a occhio nudo. Potrà essere invece osservato e fotografato con un telescopio ma, data la vicinanza con il Sole, si sconsiglia l’osservazione ai poco esperti onde evitare di puntare la nostra stella per sbaglio e senza opportuni filtri.
Il 23 la Luna incontra Venere. Sara una bella vista perché la luna mostrerà una bella falce, Marte sarà poco sopra e si potranno vedere anche le due stelle Castore e Polluce della costellazione dei Gemelli
Il 24 toccherà a Marte in una situazione simile a quella della sera prima, dopo il tramonto con la Luna e Venere che accompagneranno il Pianeta rosso.
Guarda la videoguida al cielo del mese a cura di Fabrizio Villa: