“Life begins at forty”, scriveva John Lennon alla fine del 1979. Questo è anche il titolo, pardon, il sottotitolo del convegno internazionale che si terrà presso l’Area di ricerca territoriale di Bologna dal 22 al 26 maggio, “Bologna Vlbi: Life begins at 40!”, appunto.
L’occasione è un compleanno importante. A spegnere le 40 candeline è la parabola da 32 metri della Stazione radioastronomica Inaf a Medicina, in provincia di Bologna. Un radiotelescopio di eccellenza inaugurato nel 1983, divenuto una presenza iconica nel territorio e inserito in numerosi progetti scientifici internazionali, dove trova impiego sia come antenna singola che per osservazioni interferometriche a lunghissima base con le altre antenne del consorzio Evn (European Vlbi Network) collocate in diversi paesi europei, allo scopo di produrre dati radio ad altissima risoluzione, nel settore della radioastronomia e della geodesia.
Le osservazioni Vlbi hanno raggiunto traguardi eccezionali in campi che spaziano dall’astrofisica relativistica alla fisica fondamentale, con la produzione di immagini dei buchi neri supermassicci alla risoluzione dell’orizzonte degli eventi, la formazione di getti relativistici in seguito alla fusione di stelle di neutroni, la localizzazione di fast radio burst e altro ancora, grazie ai progressi tecnologici nella strumentazione (ricevitori, backend, correlatori) e nel contesto dell’astronomia multi-messaggera.
Quale modo migliore, allora, per festeggiare il compleanno della parabola medicinese se non tramite un convegno con ricercatori e tecnologi da tutto il mondo intenti a discutere i temi più caldi, scientifici e tecnologici, nel settore del Vlbi? A quarant’anni dall’inizio delle attività osservative della parabola di Medicina, il convegno sarà dunque un’occasione per discutere del potenziale scientifico del Vlbi nell’attuale panorama osservativo internazionale, dove strumenti come MeerKat, LoFar, Eht e molti altri stanno ampliando enormemente le frontiere delle nostre conoscenze dell’universo.
Durante il convegno, nel pomeriggio del 24 maggio, i riflettori si sposteranno da Bologna a Medicina, e punteranno proprio su di lei: la parabola, per il momento della sua intitolazione. E con una punta di commozione possiamo anticipare che sarà intitolata alla memoria del professor Gavril Grueff, illustre ricercatore e stimato docente universitario scomparso lo scorso 7 luglio 2022, nonché figura fondamentale della radioastronomia italiana, tra i fondatori ed esecutori del progetto di realizzazione dell’antenna, così come degli altri radiotelescopi italiani, la Croce del Nord, la Parabola di Noto fino al Sardinia Radio Telescope.
«Ora, dopo 40 anni, la parabola avrà finalmente un nome: parabola “Gavril Grueff”. Ed è un grande onore poter ospitare questo congresso internazionale, quarant’anni dopo lo storico e memorabile simposio Iau 110 “Vlbi and Compact Radio Sources”, tenutosi in occasione dell’inaugurazione della parabola di Medicina», ricorda Tiziana Venturi direttrice dell’Istituto di radioastronomia dell’Inaf. «In queste quattro decadi, lo sviluppo scientifico e tecnologico nel campo del Vlbi è stato uno dei principali ambiti di azione dell’Istituto di radioastronomia, ed è una grande soddisfazione riportare l’antenna di Medicina – e più in generale l’attività Vlbi – in Inaf, al centro della scena mondiale».
Per l’occasione era in programma, per la giornata di sabato, un evento aperto al pubblico presso la Stazione radioastronomica di Medicina (con l’intervento delle autorità e uno spettacolo di Roberto Mercadini), rimandato a data da destinarsi a causa dell’emergenza meteorologica e climatica che ha colpito il territorio e per solidarietà alla popolazione dell’Emilia-Romagna. «La nostra stazione radioastronomica si trova nei territori purtroppo danneggiati gravemente dalle conseguenze delle piogge di questi giorni», dice Venturi. «Al momento, grazie alla pronta messa in sicurezza della strumentazione, non si rilevano danni, e la stazione è raggiungibile. Rimane lo sconcerto per quanto accaduto, e la solidarietà di tutto l’Istituto per le persone colpite e per il territorio devastato».