IL LANDER PRIVATO GIAPPONESE DOVEVA ALLUNARE CIRCA UN MESE FA

Qui precipitò Hakuto-R

Il Lunar Reconnaissance Orbiter della Nasa ha fotografato il sito di impatto del lander della missione Hakuto-R 1 dell’azienda privata giapponese ispace, che il 26 aprile 2023 si era schiantato sulla superficie, fallendo così nell’impresa di portare la prima azienda privata sulla superficie della Luna

     25/05/2023

L’11 dicembre 2022 partiva dalla Terra una missione che avrebbe potuto segnare un passo importante nella storia dell’esplorazione spaziale. L’azienda giapponese ispace tentava di far atterrare il primo lander privato sulla Luna, dopo il fallimento della prima missione privata dell’azienda israeliana Israel Aerospace Industries nel 2019.  

Animazione che mostra il confronto tra le immagini del sito d’impatto prima e dopo. La freccia A indica la variazione di riflettanza rispetto alle rocce superficiali vicine lungo il lato destro dell’inquadratura. Le frecce B, C e D indicano altri cambiamenti intorno al sito di impatto. La barra di scala in basso a destra misura 50 metri. Crediti: NASA’s Goddard Space Flight Center/Arizona State University

Il lander giapponese della missione Hakuto-R, durante il suo viaggio di svariati mesi, dopo aver raggiunto 1.376 milioni di km di distanza dal nostro pianeta – il punto più lontano mai raggiunto da un veicolo spaziale privato – avrebbe dovuto allunare il 26 aprile nei pressi del cratere Atlas. Ma qualcosa è andato storto, e la comunicazione con il lander si è interrotta durante le ultime fasi di atterraggio per non essere più recuperata. Secondo quanto dichiarato da ispace, gli ultimi dati ricevuti indicavano che la velocità di Hakuto-R aveva cominciato ad aumentare anziché diminuire, ed è quindi molto probabile che, invece di eseguire un atterraggio morbido, il lander si sia schiantato sulla superficie.  

Quello stesso giorno, il Lunar Reconnaissance Orbiter (Lro), satellite Nasa in orbita attorno alla Luna dal 2009, ha acquisito 10 immagini del sito di atterraggio con le sue Narrow Angle Cameras. Utilizzando anche un’immagine acquisita prima del tentativo di atterraggio, il team scientifico di Lro ha iniziato a cercare il lander.  

Confrontando le immagini il team ha notato delle variazioni superficiali proprio nel punto di atterraggio previsto. La foto post-impatto mostra almeno quattro pezzi di detriti e diversi altri piccoli cambiamenti sulla superficie. La freccia A mostrata nell’immagine animata qui sopra indica un’importante modifica della superficie caratterizzata da una riflettanza maggiore in alto a sinistra e minore in basso a destra. L’opposto di quanto succede nei vicini massi lunari, il che suggerisce che potrebbe trattarsi di un piccolo cratere o di diverse parti del corpo del lander. Le frecce B, C e D indicano altri cambiamenti intorno al sito di impatto. Nei prossimi mesi, Lro avrà l’opportunità di effettuare ulteriori osservazioni del sito in varie condizioni di illuminazione e con diversi angoli di osservazione.  

Il piccolo lander di ispace raggiungeva un’altezza di 2,3 metri, era largo 2,6 metri, pesava complessivamente circa 1000 kg e aveva una capacità di carico di circa 30 kg. A bordo si trovava un piccolo rover di 10 kg, Rashid, realizzato dagli Emirati Arabi Uniti, che avrebbe dovuto avere il compito di analizzare la superficie lunare con fotocamere ad alta risoluzione, tra cui una microscopica e una termica, e un piccolo robot sferico sviluppato dall’agenzia spaziale giapponese Jaxa, anch’esso per lo studio del suolo lunare.