Il trasferimento tecnologico formato Lego ha dato vita a due nuove e originalissime costruzioni: Perseverance e Ingenuity. La coppia di esploratori marziali – il rover e il suo elicotterino – è a zonzo su Marte, e per la precisione nel cratere Jezero, da febbraio 2021 per analizzare e raccogliere – il primo – materiale interessante per la ricerca di tracce di vita passata su Marte, e per dimostrare – il secondo – la possibilità di eseguire voli autonomi su un altro pianeta. La Nasa li ha scelti per continuare la sua storica collaborazione con l’azienda Lego e produrre, quindi, due inediti modellini da costruire dai dieci anni in su: 1132 pezzi totali per il duo marziano. Se vi piace l’idea, li trovate sul sito dell’azienda.
Nasa e Lego lavorano insieme per stimolare l’interesse verso l’esplorazione spaziale sin dagli anni ’90, sviluppando non solo creazioni come questa, ma anche progetti educativi e informativi. Alla base, un assiduo scambio di conoscenza e competenza fra scienziati e ingegneri della Nasa, con progettisti e disegnatori Lego: tutti i modellini creati, compresi Perseverance e Ingenuity, si basano sui disegni e i progetti reali dell’agenzia spaziale statunitense. In questo caso, è il Jet Propulsion Laboratory (Jpl), l’istituto della Nasa che ha costruito e gestisce le operazioni del rover Perseverance e dell’elicottero Ingenuity, a guidare l’azienda nella costruzione. Il kit, infatti, non prende meramente le sembianze dei due esploratori marziani, ma è davvero una miniatura del reale. Contiene infatti tutte le caratteristiche chiave di Perseverance, come il sistema di mobilità e gli strumenti scientifici, e grazie alla realtà aumentata permette di vedere i dati restituiti dal rover, e di conoscere tutti i dettagli della missione e del suo viaggio di esplorazione su Marte. Il modellino del rover, si legge nelle specifiche contenute nel sito dell’azienda, è dotato di uno sterzo, di un braccio mobile, e di sospensioni completamente articolate che consentono al veicolo di mantenere la trazione su tutte e sei le ruote e di muoversi su superfici irregolari proprio come se fosse sul Pianeta rosso. Ci sono poi anche altri dettagli da costruire, come l’unità di alimentazione, le antenne, le telecamere e persino gli strumenti scientifici. Il tutto, in un giocattolino grande appena 23 cm di altezza e larghezza, e 32 cm di lunghezza.
Costruire collaborazioni di questo tipo è importante per far conoscere le missioni spaziali al grande pubblico, e creare entusiasmo verso la scienza dell’esplorazione spaziale rendendola accessibile.
«Le nostre missioni su Marte sono iniziate decenni fa con un’idea così grande che molti pensavano fosse impossibile. Oggi siamo riusciti a far atterrare con successo dei rover e persino un elicottero su Marte per esplorare il clima, la geologia e la possibilità di vita sul Pianeta rosso», commenta Laurie Leshin, direttore del Jet Propulsion Laboratory della Nasa. «Al Jpl sogniamo in grande e ci spingiamo oltre i limiti, cercando di rispondere a domande scientifiche straordinarie. Spero che questo tipo di giocattoli susciti nei bambini lo stesso spirito di esplorazione che abbiamo qui».