Spingendo il suo sguardo nella direzione della costellazione della Balena, il telescopio spaziale James Webb ha assistito a un incontro molto particolare, che è stato immortalato in questa fotografia.
A 270 milioni di anni luce dalla Terra, due galassie si stanno lanciando a capofitto l’una nell’altra.
Per quanto possa sembrare un evento straordinario, questi incontri celesti sono molto comuni nell’universo e la maggior parte delle galassie si è scontrata almeno una volta con una compagna. Si tratta di fusioni che durano centinaia di milioni di anni (un tempo difficile da immaginare ma relativamente breve per le scale cosmiche) e che, con un po’ di fortuna, siamo in grado di catturare.
C’è movimento, lassù, un cielo tutto in evoluzione. Le galassie stesse evolvono: guidate dalla gravità nascono, si intrecciano, collidono, si mischiano e, così facendo, generano delle nuove spettacolari strutture.
Un’attrazione simile travolgerà anche noi. La nostra gemella, Andromeda, si sta avvicinando verso la Via Lattea a 120 chilometri al secondo (non all’ora!) e il risultato sarà una fusione mozzafiato. Il cielo di notte, a quel punto, apparirà più o meno così.
Dell’impatto, però, non c’è da preoccuparsi. Per prima cosa, l’eventualità che il Sole si scontri con altre stelle durante questa collisione è molto remota, e con buona probabilità il Sistema solare sarà salvo. E poi, tutto ciò non ci riguarda davvero: la fusione avverrà tra – secolo più, secolo meno – 4 miliardi di anni.
Testo preparato da Edwige Pezzulli per la puntata di “Noos – L’avventura della conoscenza” andata in onda su Rai 1 giovedì 20 luglio 2023, disponibile su RaiPlay, e riproposto su Media Inaf per gentile concessione dell’autrice.
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https://www.youtube.com/watch?v=cZgCQlRs8wY