NUOVA CADUTA DI UN METEOROIDE IN MOLISE

Caccia alla meteorite di Macchia Valfortore

Il fireball osservato dalla rete Prisma alle 22:21 locali del 5 agosto 2023 ha dato luogo a una caduta nei pressi del comune di Macchia Valfortore, in Molise. Lo strewn field è un'area abbastanza compatta e si trova a poche centinaia di metri a Nord-Ovest dell'abitato. La "caccia" alla meteorite è aperta, ecco tutte le indicazioni utili su come comportarsi per un corretto recupero nel caso del ritrovamento di una sospetta meteorite

     09/08/2023

Recita Wikipedia: “Macchia Valfortore è un comune italiano di 484 abitanti in provincia di Campobasso in Molise”. Probabilmente non lo avete mai sentito nominare, ma vicino a questo paesino è caduta la meteorite associata al brillante fireball del 5 agosto scorso alle 22:21 ora locale, ripreso e triangolato dalle camere Prisma di Capua e Vasto. Questo fireball è stato visto e segnalato anche da 53 persone che hanno compilato il fireball report form dell’IMO. Facciamo un riepilogo dei fatti e vediamo esattamente dove si colloca la zona dello strewn field (o area della caduta).

Lo strewn field della meteorite di Macchia Valfortore. A sinistra la zona delle meteoriti più leggere, a destra quelle più pesanti. Crediti: Prisma/A. Carbognani

In base ai risultati della triangolazione geometrica, eseguita con i dati delle due camere Prisma, il fireball è comparso a un’altezza di circa 77 km, al confine tra la Campania e il Molise. Il meteoroide, con una velocità iniziale di poco superiore a 13,5 km/s, ha percorso in circa 5,2 secondi quasi 63 km con direzione da Sud-Ovest verso Nord-Est e un’inclinazione di circa 60 gradi sull’orizzonte. Il fireball si è estinto alla quota di 22,5 km, quando la velocità era scesa a 4,3 km/s, entrando nella fase di volo buio.  Non sempre è così, anzi la maggior parte dei fireball si estingue perché il meteoroide si è completamente consumato, ma in questo caso le cose sono andate diversamente.

Il volo buio della meteorite di Macchia Valfortore determinato dai ricercatori della rete Prisma. Il percorso non lineare è dovuto all’effetto dei venti atmosferici. Crediti: Prisma/A. Carbognani

La massa del meteoroide originario è stata stimata fra 30 e 70 kg, mentre quella residua arrivata al suolo oscilla fra 250 g e 1,4 kg. Tuttavia non bisogna aspettarsi di ritrovare meteoriti così grandi, infatti il meteoroide durante la sua caduta ha subito due importanti frammentazioni a 34 e a 26 km di quota riducendo drasticamente le dimensioni di quello che si può ritrovare al suolo. Tenendo conto della frammentazione, ci si può aspettare di trovare meteoriti dalla decina fino al centinaio di grammi. Considerando il profilo della velocità e direzione dei venti per la zona della caduta, lo strewn field dove andare a cercare le meteoriti si colloca a Nord-Ovest dell’abitato di Macchia Valfortore, a sua volta a Ovest del Lago di Occhito. Grazie all’elevata inclinazione della traiettoria la zona in cui cercare le meteoriti è abbastanza compatta, misura circa 2,5 x 0,7 km (1,7 kmq), quindi la probabilità di successo con una ricerca sistematica è elevata. Lo strewn field è quasi esattamente in direzione Nord-Sud, compreso fra la coppia di coordinate geografiche (41,59167° N, 14,90717° E) e (41,614012° N, 14,90778° E). Quest’area è attraversata dalle ultime curve della SP39 poco prima di arrivare a Macchia Valfortore, quindi è possibile che qualche piccola meteorite si trovi direttamente sulla strada. Se qualcuno, abitante in zona, si imbattesse in un piccolo sasso – o in una serie di piccoli sassi – ricoperto da una patina scura (crosta di fusione) e con gli angoli smussati allora si tratta di una sospetta meteorite e per un corretto recupero deve fare le seguenti operazioni:

1-Fotografare la sospetta meteorite al suolo senza toccare niente per documentare il ritrovamento, magari mettendo di fianco una moneta da 1-2 € per dare un’idea delle dimensioni reali.

2-Rilevare e segnare le coordinate Gps del punto di ritrovo.

3-Indossare guanti di cotone, raccogliere la meteorite con delicatezza in modo che non si stacchi la crosta di fusione e avvolgerla in uno o più pezzi di carta assorbente pulita.

4-Mettere la sospetta meteorite, avvolta nella carta assorbente, in un vasetto di vetro e chiudere il tappo. In questo modo la candidata meteorite è al sicuro, lontano da contaminazioni umane.

5- Segnalare a Prisma il ritrovamento, inviando una foto con la descrizione delle modalità di ritrovamento e le coordinate Gps all’indirizzo email prisma_po@inaf.it, oppure telefonare al coordinatore nazionale di Prisma, Daniele Gardiol dell’Inaf-Osservatorio Astrofisico di Torino (tel. 3491977591).

In questo modo Prisma potrà verificare se si tratta di una meteorite oppure di una pietra comune. Nel primo caso andranno fatte ulteriori analisi in laboratorio, assolutamente gratuite. Alla fine delle analisi al ritrovatore verrà restituito l’80 per cento della meteorite, il resto andrà in un museo come campione rappresentativo della meteorite. In seguito alle analisi la meteorite riceverà il nome e la classificazione ed entrerà a far parte dell’elenco delle meteoriti ufficialmente riconosciute. Va detto che le meteoriti non classificate sono prive di valore commerciale, quindi affinché il ritrovamento abbia un qualche valore il frammento deve prima essere analizzato e classificato dai ricercatori: non tenete mai nel solito cassetto una sospetta meteorite.

Correzione del 9/8/2023: il fireball è del 5 agosto, come correttamente indicato nel testo dell’articolo, e non dell’8 agosto com’era scritto inizialmente nel sommario.