Il 21 agosto 2023, Parker Solar Probe ha compiuto il sesto flyby di Venere. Poco prima delle 8:03 EDT, muovendosi a circa 24 chilometri al secondo, la sonda della Nasa è passata a circa 4mila chilometri sopra la superficie di Venere, mentre curvava attorno al pianeta verso il Sistema solare interno.
Il mission operations team presso il Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (Apl) a Laurel, nel Maryland, è rimasto in contatto con la sonda durante il sorvolo attraverso la Deep Space Network della Nasa, a eccezione degli 8 minuti previsti nel punto più vicino, quando Venere si trovava tra la Terra e la sonda spaziale – e ha controllato che il veicolo spaziale fosse sulla giusta rotta e funzionasse normalmente.
Gli assist gravitazionali di Venere sono essenziali per guidare Parker Solar Probe più vicino al Sole; la sonda spaziale fa affidamento sul pianeta per ridurre la sua energia orbitale, che a sua volta le consente di viaggiare più vicino al Sole – dove, dal 2018, sta esplorando le origini e i segreti del vento solare e altre proprietà della nostra stella.
Questo, come si diceva, è stato il sesto dei sette flyby pianificati ed è servito a ridurre la velocità orbitale di Parker Solar probe di circa 9.547 chilometri all’ora. La manovra ha cambiato l’orbita della sonda e l’ha preparata per i successivi cinque passaggi ravvicinati del Sole, il primo dei quali avverrà il prossimo 27 settembre (17esimo perielio). A ogni perielio, Parker stabilirà nuovi record di velocità e distanza, arrivando a 7,3 milioni di chilometri dalla superficie solare, a una velocità di oltre 635mila chilometri l’ora. Poi, il 6 novembre 2024, ci sarà il settimo (e ultimo) flyby di Venere, a cui seguiranno gli ultimi passaggi ravvicinati alla nostra stella, nel 2025.